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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Europa, ecologia e migrazione: full immersion con lo storico Franco Cardini

Lunedì e martedì, 10 e 11 aprile, sarà a Piacenza lo storico Franco Cardini, già docente di Storia medioevale all'Università di Firenze e in altri atenei europei ed extraeuropei, attualmente membro del Consiglio direttivo dell'Istituto Storico Italiano per il Medioevo

Lunedì e martedì, 10 e 11 aprile, sarà a Piacenza lo storico Franco Cardini, già docente di Storia medioevale all’Università di Firenze e in altri atenei europei ed extraeuropei, attualmente membro del Consiglio direttivo dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo e professore, emerito dell’Istituto di Scienze Umane e Sociali annesso alla Scuola Normale Superiore. Copiosissima è la sua produzione di saggi storici, sia specialistici che divulgativi.  Tre sono le opportunità, offerte dal Comitato Piacentino della Dante Alighieri in collaborazione con “Idea d’Europa”, l’associazione che ha come missione la promozione del dialogo tra culture europee diverse: lunedì 10 aprile alle ore 11 all’aula magna dell’istituto Tecnico Commerciale "G. D. Romagnosi" (via Cavour, 45), sul tema “L'Europa dei ‘Muri’ Ieri e Oggi" e alle  18, all’auditorium "Fondazione di Piacenza e Vigevano (Via Sant'Eufemia, 12 ), sul “Fenomeno migratorio : Ieri e Oggi. Aspetti di Storicità e di Attualità".

Il giorno successivo, 11 aprile l’illustre conferenziere sarà all’aula Magna Istituto "A. Volta” di Borgonovo con il tema "Quale ecologia?”. A Piacenza parlerà in particolare di questa Europa «stanca e invecchiata» (come l’ha definita papa Francesco), minata da una pervasiva dissoluzione del legame sociale, insidiata da un dilagante individualismo autoreferenziale e governata dalla religione globale del denaro (fenomeno decisivo per comprenderne le dinamiche), da alcuni decenni si trova alle prese con l’Islam. È un termine, questo, rispetto al quale nessun europeo si sente ormai estraneo e intorno al quale si accendono discussioni pubbliche che spesso assumono toni scomposti, persino violenti. In questo passaggio d’epoca urgono riflessioni pensate e pacate, conoscenze storiche e religiose corrette, analisi accurate, capacità di visione, cuore saldo nella compassione (indispensabile affinché ogni comunità umana resti “comunità” e “umana”): un lavoro non frettoloso, che si mostri in grado di far fronte ai molti mutamenti in atto e agli interrogativi che si levano nella società europea. 

Dopo un abbattimento di tristi "muri" soprattutto di natura politica, stanno prendendo corpo nuovi "muri" proprio in senso "materiale". E' il momento di riflettere bene, cercando di evitare sia troppo semplicistici accoglimenti ciechi, ma sia anche tristi rifiuti anti-umani. La scelta delle migliori misure e dei migliori sistemi che compendino le due di esigenze, peraltro espressioni di una "Storia" che cammina nei secoli, non è certamente né facile nè miracolistica anche perché il momento socio-storico che stiamo vivendo a livello euro-intercontinentale non è facile. La tutela di aspetti di sicurezza umana, di reciproco rispetto di norme di legge e di convivenza, e nel contempo di umanitarietà  si mescolano, e non tutte le decisioni  a livello di singoli Stati appaiono sempre condivisibili.   

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