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Martedì, 16 Aprile 2024
Cultura

Archeologia industriale, il 21 e 22 marzo le giornate Fai di primavera

Inizia la 23esima edizione delle giornate che promuovono i beni culturali del nostro territorio. Si visiteranno i luoghi dell'archeologia industriale

Nella mattinata di mercoledì 18 marzo a Palazzo Fernese è stata presentata la ventitresima edizione delle giornate Fai di primavera, l’evento dedicato ai beni culturali del nostro territorio, che vedrà la partecipazione di vari “aspiranti Ciceroni”, una settantina in totale, provenienti dal liceo G. M. Colmbini. Le visite del 21 e 22 marzo inizieranno dall’ex mercato ortofrutticolo di via Colombo. Venerdì 20 marzo invece si partirà dalla palazzina Berzolla.

«Sono contenta - afferma l'assessore Tiziana Albasi - che l'argomento scelto sia l'archeologia industriale. Una questione aperta è legata al fatto che ancora oggi i criteri per la definizione dell'archeologia industriale non sono certi. Ringrazio tutti i collaboratori che si fanno carico di rendere sempre più belle queste giornate Fai di primavera». 

Bisogna riflettere sull'articolo 9 della costituzione - dice Giovanna Caldani, referente eventi delega Fai Piacenza – che spiega come la Repubblica debba promuovere lo sviluppo della ricerca e la tutela del paesaggio e del patrimonio artistico del Paese. Nelle giornate Fai siamo tutti uniti per condividere questi obiettivi e dobbiamo esserne orgogliosi. Certo, questa iniziativa serve anche per raccogliere un po' di fondi ma vuole soprattutto essere un momento di condivisione. Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno voluto partecipare a questo evento e soprattutto i ragazzi: gli “apprendisti Ciceroni” fanno un lavoro difficile e sacrificano ore di divertimento. La loro passione per il territorio è da lodare».

«Parte di queste giornate - interviene Ivonne Marenghi, assessore alla Cultura e all'istruzione di Ponte dell'Olio - saranno alle nostre fornaci e al sito ferroviario del nostro paese. Spero che questa iniziativa ci permetta di recuperare questi luoghi, ormai dimenticati, che per due giorni riprenderanno vita. Nel paese ora c è una bellissima energia positiva».

«Spesso lo sviluppo del territorio - afferma Silvia Cipelli, consigliere dell'ordine degli architetti di Piacenza - porta a dimenticare il resto delle stratificazioni del territorio. Io invito tutti i giovani e i colleghi architetti a non perdere questa occasione: ci sarà la possibilità di vedere alcuni siti che solitamente sono chiusi e quindi non visitabili. Queste architetture dimenticate devono essere riutilizzate, bisogna promuovere e realizzare l’aspetto del recupero del tessuto urbano abbandonato. In questo periodo in cui mancano le risorse, la capacità di guardare le architetture del passato e di dargli una nuova funzione è una cosa importante».

Alla presentazione dell’iniziativa sono intervenute anche alcuni studenti “aspiranti Ciceroni” che hanno ricordato alcuni luoghi che verranno visitati durante le giornate: «I magazzini generali comunali – spiega Carmen Caruso – furono costruiti per contrastare la crisi economica. La città, grazie a quei magazzini, sarebbe diventata perno del movimento commerciale della provincia. Dal 2008 è iniziata la riqualificazione dell’edificio». La visita toccherà anche l’ex deposito dei locomotori Berzolla: «Il luogo serviva per la sosta e la manutenzione dei mezzi ferroviari – racconta Letizia Caruso – ed è stato poi ceduto dal demanio al comune di Piacenza. Recentemente si sta provvedendo alla riqualificazione del sito». 

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