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I Giuristi Cattolici contro il disegno di legge sul biotestamento

L’Unione giuristi cattolici di Piacenza In merito al disegno di legge in tema di dichiarazioni anticipate di trattamento

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

La Unione Locale di Piacenza della Unione Giuristi Cattolici Italiani, visto il testo base elaborato dal Comitato Ristretto della XII Commissione Permanente Affari Sociali della Camera dei Deputati, “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari”, attualmente in discussione in Parlamento, ritiene che il testo normativo proposto introduca, in via pratica, la eutanasia nel nostro Paese, nel momento in cui obbliga il medico ad attenersi strettamente alle dichiarazioni anticipate del paziente, anche laddove esso rifiuti preventivamente, in assenza di accanimento terapeutico, trattamenti sanitari vitali, tra i quali impropriamente vengono inclusi la nutrizione e la idratazione artificiali.

Un tale obbligo del medico si ponein grave contrasto con lo statuto della professione medica, così come consacrato nel giuramento di Ippocrate, quale estremo presidio del diritto costituzionale alla vita ed alla salute, affidato alla coscienza del medico, e con il diritto dello stesso alla obiezione di coscienza.

Per avere senso, il consenso (o il dissenso) informato ad un determinato trattamento sanitario (che non può includere la idratazione e la nutrizione) presuppone l’attualità della patologia e della necessità del trattamento sanitario. Per questo motivo, come recita l’art. 9 della Convenzione di Oviedo (Consiglio d’Europa) del 1997, un dissenso anticipato ad un determinato trattamento deve essere tenuto in considerazione dal medico, ma non può vincolarlo.

La Unione Locale di Piacenza dei Giuristi Cattolici Italiani ritiene altresì che le norme all’esame del Parlamento da un lato impediscano una autentica alleanza terapeutica, e dall’altro si prestino ad intuitive strumentalizzazioni, in chiave, per l’appunto eutanasica. La tecnica utilizzata, inoltre, introdurrebbe non lievi problemi interpretativi ed applicativi, spianando la strada ad abusi, nonché ad una giurisprudenza disparata e creativa, con varietà di esiti e grave pregiudizio della certezza del diritto.

Il testo del Disegno di Legge pare quindi in grave contrasto sia con lo statuto e la deontologia della professione medica, che già di per sé vietano e rifuggono l’accanimento terapeutico, sia con i principi fondamentali dell’Ordinamento, consacrati nella nostra Carta Costituzionale, ed i Trattati Internazionali.

Per questi motivi,la Unione Locale di Piacenza dei Giuristi Cattolici Italiani ritiene che la eventuale approvazione di una legge dai contenuti siffatti, contrari alla Carta Costituzionale, costituirebbe un grave vulnus agli autentici principi di solidarietà sui quali si dovrebbe fondare il nostro Ordinamento, ed un passo avanti verso la compromissione dei diritti umani fondamentali ed il depotenziamento della loro tutela.

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