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Cultura Ferriere

L'emblema del casato Biondelli ritornerà a caratterizzare la frazione di Curletti

Sabato 9 settembre la comunità di Curletti vald’Aveto, in comune di Ferriere (circa dieci abitanti stabili), celebra un evento davvero speciale: l’assunzione dello stemma araldico della famiglia Biondelli quale emblema del territorio locale. La cerimonia prevede la santa messa nella chiesa parrocchiale di santa Giustina, seguita dalla presentazione e dall’adozione del blasone nobiliare dell’antico casato, concretizzata dallo scoprimento di due tabelle di informazione turistica, riguardanti il borgo di Curletti e la sua chiesa. E’ prevista la presenza delle autorità municipali e degli ultimi discendenti della casata dei Biondelli attualmente residenti a Bornato, nella Franciacorta (BS). A conclusione un buffet seguito da un pranzo conviviale su prenotazione al numero 3338233179.

La cerimonia – si legge in un articolo a firma Francesco Biondelli – pubblicato sul periodico “La Nuova Montagna” edito dal locale Circolo Anspi e dal quale abbiamo tratto liberamente e sintetizzato le notizie che seguono, costituisce un passaggio di un percorso storico che ha il suo inizio almeno circa otto secoli fa con la famiglia che darà il proprio nome a questo antico insediamento posto nella Val d'Aveto. Se, infatti, da un lato le fonti medievali finora rinvenute tra le pergamene dell'Abazia di Bobbio citano il nome dei membri della famiglia Curletti in relazione a Casal Crespone (l'antico nome del borgo di Curletti), e alla Val d'Aveto a partire dalla prima metà del XIV secolo, è, tuttavia, realistico ritenere che tale famiglia fosse già da tempo presente nel territorio in questione. Nel corso dei secoli i Curletti consolidarono ulteriormente la loro presenza a Casal Crespone divenendo l'unico gruppo famigliare ivi presente, circostanza che determinò che nel XV secolo tale borgo cambiasse il proprio nome appunto in Curletti, raro caso in cui è un centro abitato a derivare il proprio nome da quello di una famiglia e non viceversa.  

Da uno di questi nuclei famigliari, i “Curletti delli Biondelli”, derivò a sua volta quel ramo della famiglia che, trasferitosi stabilmente a Piacenza nella prima metà del XVII secolo, assumerà in via definitiva il cognome Biondelli, ma che, pur oramai entrato a far parte della nobiltà e del patriziato piacentino, manterrà legami molto stretti con la val d'Aveto e la val Nure dove era entrata in possesso di rilevanti proprietà terriere site in diverse parti della valle tra cui a San Damiano e a Ponte Albarola (il cui territorio è oggi diviso tra i comuni di Ponte dell'Olio e di Vigolzone).

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