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«La privatizzazione dei servizi locali è giusta, utile e inevitabile»

Al Festival del Diritto interviene Raffaele Fitto, ministro per i Rapporti con le Regioni: «I servizi pubblici gestiti da privati sono auspicabili, ma con determinate regole». Il sindaco Reggi: «Efficienza privata anche in settori poco remunerativi, come la cultura». Il prof. Boitani: «Un regolatore indipendente per le tariffe»

Acqua, trasporti, gas, rifiuti. Il servizo pubblico che incontra il privato. Dalle municipalizzate alle partecipate, un percorso intrapreso «con convinzione». Proprio nei giorni della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del testo di legge sulla revisione complessiva del servizio pubblico, al Festival del Diritto si parla del tema. Ha affrontato l’argomento questa mattina, a palazzo Rota Pisaroni, un forum che ha visto la partecipazione di Raffaele Fitto, ministro per i Rapporti con le Regioni, che ha sottolineato l’impegno del Governo in questo settore.

GLI SCOGLI DA SUPERARE - Giulio Napolitano, ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico all’Università di Roma tre, segnala che gli scogli da superare sono tre: «La privatizzazione: gli enti locali con una partecipazione rilevante all’impresa privata rimangono numerosi. Poi la liberalizzazione e la protezione dei consumatori: molto spesso, le regole di gara per i vari appalti vengono costruite su misura per determinate realtà aziendali, tagliando di fatto la concorrenza». 

SI' A REGOLARI GARE D'APPALTO - Proprio dell’importanza delle gare ha parlato Andrea Boitani, ordinario di Economia politica alla Cattolica di Milano, per il quale «le ditte che erogano servizi dopo aver vinto regolari appalti lo fanno con maggiore efficienza rispetto a quelle che hanno avuto l’affidamento diretto». E ancora: «La linea ferroviaria Milano-Bergamo - continua il docente - starebbe in piedi, con gli attuali passeggeri, anche senza sussidi pubblici. Ma siamo sicuri che i costi di Trenitalia siano i più bassi possibili? I profitti vanno a coprire le perdite su altre linee». 

PRIVATO ANCHE IN SETTORI IN PERDITA - Il sindaco Roberto Reggi, pur segnalando settori maggiormente remunerativi di altri, dove gli interlocutori privati non mancano - sanità, energia, rifiuti -, auspica anche in mercati «di minor profitto», come la cultura o i trasporti pubblici, «una cooperazione giusta, utile e inevitabile col privato, in grado di garantire efficienza e qualità».

Sopra, in foto, i relatori. Da destra: Galba, Napolitano, Reggi, Fitto, Cavalieri

 

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