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Negozi e mercati del Novecento: le immagini di una Piacenza elegante, creativa e familiare

Questa città commerciale, così come emerge nel libro catalogo "Negozi e mercati del ‘900" presentato a Palazzo Galli nel prezioso apparato iconografico che riporta 260 splendide fotografie dell’archivio Croce, curate da Maurizio Cavalloni, in collaborazione Ippolito Negri e Mario Di Stefano, non esiste più

Inutile coprirsi il capo di cenere: questa Piacenza commerciale, così come emerge nel libro catalogo “negozi e mercati del ‘900” presentato a Palazzo Galli nel prezioso apparato iconografico che riporta 260 splendide fotografie dell’archivio Croce, curate da Maurizio Cavalloni, in collaborazione Ippolito Negri e Mario Di Stefano, non esiste più. 

Se un tempo il centro cittadino era densamente caratterizzato da numerose e variegate attività a gestione familiare, oggi la G.D.O li ha lentamente, ma inesorabilmente fagocitate ed al massimo prevalgono i negozi-catena, boutique e grandi marchi, con vetrine, prive della creatività che li caratterizzava, frutto della passione dei titolari e di un humus locale, in molti casi elegante, ma anche, per alcune tipologie merceologiche, anche popolari.

“Ma questo volume, così come la mostra in visione nel salone dei Depositanti di Palazzo Galli  fino al 26 novembre (nei giorni di venerdì, sabato, domenica dalle 16 alle 19.30), potrebbe essere l’occasione - ha rimarcato Raffaele Chiappa presidente dell’Unione Commercianti (presente con il direttore generale Giovanni Struzzola) - per ripensare il ruolo del commercio; parla di noi e della società passata e potrebbe essere uno stimolo per il futuro e darci la forza di andare avanti, perché sono anche una lezione di marketing e passione. I negozi di vicinato potrebbero ritrovare ruoli e spazi ormai dimenticati”.

E’ un suggestivo viaggio nel cuore della Piacenza del commercio, una Piacenza viva, pulsante, che fa capire, è stato sottolineato nell’incontro di presentazione (coordinato da Gaetano Rizzuto, presenti Maurizio Cavalloni, Ippolito Negri e Mario di Stefano, oltre ad Antonio Resmini e Franco Bonini), com’è cambiata la città e come si è sviluppata, un fermo- immagine suggestivo di generazioni che hanno creduto nelle loro professioni e che hanno coinvolto tante famiglie, mentre oggi si ragiona solo in base all’effimero ed al transeunte, anche negli investimenti.

Questo archivio curato da Cavalloni, è un giacimento culturale ancora in buona parte da scoprire; le suggestive immagini, sono state ottimizzate una per una e rese per la mostra in un grande formato. Provengono in maggior parte dall'archivio Croce- Manzotti, e integrate da altre fotografie di Giulio Milani, di Franco Pantaleoni che fu socio dello studio Croce -Cavalloni dal 1976 al 1995, dalla collezioni Bertuzzi e altri. La rassegna dimostra come la vita commerciale di Piacenza si sia rivoluzionata e la sua identità commerciale cambiata quasi totalmente.

“Certo - ha chiosato Cavalloni - la tecnologia ha certo aiutato a migliorare le immagini, ma resta la straordinaria suggestione del bianco e nero”, supportata da chiare didascalie illustrative e dai testi, curati da Mario Di Stefano e Ippolito Negri. La copertina del volume, che sarà in vendita nelle librerie e presso l’Unione Commercianti, è stata predisposta da Benito Dodi.

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