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Parkinson, Guidotti: «Il sostegno dei familiari è importante tanto quanto i farmaci»

I disturbi di movimento causati dal morbo di Parkinson, analisi, testimonianze e prospettive dal convegno della Società Medico–chirurgica tenuto in “Fondazione”

Nella giornata nazionale dedicata alla sensibilizzazione della conoscenza sul morbo di Parkinson, l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha  ospitato il convegno di studio promosso dalla Società Medico –chirurgica con l’intervento di medici che seguono in particolare i disturbi del movimento conseguenti la malattia morbo di Parkinson. Com'è noto, il Parkinson è una malattia neurodegenerativa, a evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge principalmente alcune funzioni quali il controllo dei movimenti e dell'equilibrio. La malattia è presente in tutto il mondo e colpisce entrambi i sessi, con una lieve prevalenza in quello maschile. Si riscontrano casi di malattia in età inferiore ai sessant’anni, ma i numeri significativi, 1-2% della popolazione, si registrano tra i 58 ei 60; la percentuale sala  al 5% circa  nelle fasce di età sopra gli 85 anni. Non è una malattia ereditaria - ha precisato il dottor Carlo Mistraletti coordinatore dell’incontro - anche se diversi geni sono coinvolti; paiono responsabili invece molti veleni esogeni che spesso agiscono come interferenti endocrini nelle funzioni del nostro organismo. E’ interessante meditare sul cammino diagnostico e terapeutico di questo “morbo” oggi malattia di Parkinson, con annessi Parkinsonismi, tremori essenziali e patologie correlate, che richiedono diagnosi differenziate e approccio sistematico generale e integrato.

Mistraletti ha quindi lasciato la parola all’avvocato Gianguido Guidotti “il sindaco per eccellenza” che ha governato la città tra due millenni, in quanto primo cittadino tra il 1998 e il 2002, e al dottor Renato Zurla  che ha portato i saluti della Fondazione e riferito sulle difficoltà organizzative che la Sanità potrà incontrare nell’arco di 10-15 anni e riferito sulla mappatura avviata dalla Fondazione mirata a intercettare il più precocemente possibile eventuali bisogni socio sanitari degli ultra74enni. Il territorio di indagine comprende Alta Valnure, Valtrebbia e Valdarda ed è avviata con l’Azienda Usl di Piacenza in stretta collaborazione con i Comuni e la rete dei Medici di famiglia.

Il sostegno dei famigliari, ha affermato l’avv. Guidotti che soffre della malattia, è importante quanto i farmaci specifici, così come è importante l’aver costituito l’Unione Parkinsoniani Piacenza, presieduta da Enrico Bertinotti,  che ha finalità di solidarietà nel settore dell'assistenza sociale e socio-sanitaria a favore dei malati di Parkinson e dei loro familiari. Gli studi sul Parkinson sino ad ora non hanno conseguito i progressi raggiunti da altre branche delle medicine, come ad esempio la chirurgia perché non si può vedere cosa c’è dentro la testa, ma un giorno riusciranno a far ricrescere le cellule cerebrali che con il Pakinson stanno morendo gradualmente e ottenendone la generazione dall’interno così come si è riusciti per altre parti del corpo.

Nei prossimi giorni pubblicheremo - redatte in  collaborazione con i singoli autori - le relazioni:

- “Malattie neurodegenerative. La gestione dell’anziano con morbo di Parkinson” a cura del  Dr. Carlo Mistraletti Internista, Gerontologo, Presidente Società Medico-chirurgica di Piacenza,

- “Abilità sociali e assertività nel paziente parkinsoniano”. Dr. Antonio Saginario  Psichiatra, Psicoterapeuta, Azienda Sanitaria di Piacenza,

-“Meccanismi eziopatogenetici  nella malattia di Parkinson”, Dr.ssa Rosanna Cesena Medico,  esperto in comunicazione scientifica,

- “ Novità nella terapia farmacologica della malattia di Parkinson”; Prof. Manfredi Saginario, Psichiatra, Primario Emerito di Neurologia, Università di Parma,

- “Da James Parkinson ad oggi: due secoli di storia della malattia”, Dr.ssa Maria Grazia Saginario,  Psicologa clinica,  Sportello Parkinson, Parma.

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