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Sabato, 25 Marzo 2023
Cultura Fiorenzuola d'Arda

“Parlare di Costituzione significa parlare del dna dello Stato”

Gli studenti del campus Mattei di Fiorenzuola d'Arda incontrano la Costituzione

La mattina del 19 maggio il polo scolastico Enrico Mattei di Fiorenzuola d’Arda ha ospitato il giurista Valerio Onida, docente di Giustizia Costituzionale presso l’Università di Milano che ha cessato la carica di Presidente della Corte Costituzionale il 30 gennaio 2005 e che ha parlato agli studenti della nostra Carta Costituzionale e della sua importanza formativa.

“Le Costituzioni sono uno strumento che i popoli si danno nei momenti di saggezza per i momenti di follia a venire in quanto in essa sono contenuti i principi cardine per la convivenza civile” ha spiegato Onida “ la longevità della Costituzione non è una macchia a suo discapito, ma, al contrario, un attestato della sua validità”.

La pari dignità sociale, l’uguaglianza dinanzi alla legge, la libertà di pensiero, parola, coscienza e sviluppo sono alcuni dei più importanti diritti espressi dalla Costituzione, che non deve essere vista come un testo dedicato ai soli addetti ai lavori ma a tutto il popolo italiano.

“Affinché tutti rispettino la Costituzione è necessario che ognuno la conosca e la faccia propria” ha continuato l’esperto costituzionalista, che ha sottolineato l’importanza di non lasciarsi prendere da scetticismo e cinismo, considerando la Carta come qualcosa di lontano dalla concretezza:“ gli ideali sono difficili da realizzare, il nostro compito è quello di impegnarci ogni giorno per la loro realizzazione”.

“Parlare di Costituzione non significa solo parlare di leggi, ma parlare del dna dello Stato” ha ribadito il vicesindaco Giuseppe Brusamonti, presente all’incontro, a cui si è aggiunto Mauro Monti, preside del campus, dicendo che è importante che gli studenti, in quanto cittadini, si chiedano che mondo desiderano nel loro futuro, senza abbandonarsi alle facili cadute degli ideali, e che la Carta rappresenta uno degli strumenti a loro disposizione per vivere responsabilmente e in modo critico la cittadinanza.

A questa presa di coscienza può contribuire anche la formazione scolastica: “Compito della scuola è anche l’educazione civica dei giovani in modo che possano diventare cittadini virtuosi, attenti alle vicende politiche ed informati”, ha commentato Luciano Orlandini, docente di Storia e Filosofia presso il Mattei.

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