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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cultura

Piacenza e Fornovo fanno squadra per un progetto di valorizzazione della storia dell’energia

Protocollo d’intesa tra i sindaci Patrizia Barbieri ed Emanuela Grenti

Firmato dai Sindaci di Piacenza e di Fornovo Taro Patrizia Barbieri ed Emanuela Grenti, il protocollo d’intesa triennale per la promozione della conoscenza della storia dell’industria energetica nata nel territorio emiliano, mediante la collaborazione tra i rispettivi musei dell’Energia: Piacenza Oil & Gas Museum (POGaM) e Museo del petrolio e delle energie di Vallezza (Mu.Pe). Si tratta di un accordo con il quale si intende promuovere l’ulteriore valorizzazione della storia pionieristica dell’industria petrolifera, nel parmense a Vallezza di Fornovo Taro;  nel piacentino, a Podenzano, Cortemaggiore ed in altre località. L’accordo fa da apripista ad un progetto museale e turistico incentrato sull’avvio di una stretta cooperazione tra il  Mu.Pe e il  POGaM.  La collaborazione potrà portare sinergie all’obiettivo di diffondere la conoscenza della storia della ricerca di petrolio e di gas metano nell’area geografica, che è stata la “culla” di tale industria in Italia, (le cui prime iniziative risalgono al 1905, più di un secolo orsono, nei territori di Piacenza e Parma ad opera del podenzanese Luigi Scotti, fondatore della Società Petrolifera italiana).

Presenti alla firma del protocollo, il vice sindaco Elena Baio e l’assessore Massimo Polledri; l’ing. Pietro Cavanna, Presidente di Assomineraria e di Pogameschool, con il direttore dei corsi M.d.L. Germano Ratti e Giuseppe Di Donato, presidente POGaM; per Parma il vicepresidente di Gas Plus Lino Gilioli in rappresentanza del Mu.Pe, accompagnato dal delegato all’iniziativa Alberto Usberti e dal Ceo di Gas Plus Davide Usberti.

Le premesse dell’accordo tra le Amministrazioni comunali – rinnovabile dopo la scadenza – poggiano sulla storica tradizione nel settore dei territori coinvolti, sulla numerosità delle aziende attive nel comparto e sulle attività formative e di promozione culturale già avviate sul tema. L’intento è quello di realizzare iniziative coordinate tra i rispettivi poli museali, valorizzando il ruolo della Pogameschool, delle università locali e degli enti di formazione, dando impulso anche al turismo scolastico e legato a percorsi di studi specialistici.

Obiettivo è anche quello di rafforzare l’attrattività dei siti di archeologia industriale, avviando laboratori didattici e favorendo nuove forme di turismo esperienziale, attraverso musei aperti e integrati con il paesaggio. Il piano d’azione congiunto tra i due Comuni fa riferimento a un management culturale innovativo e inclusivo, legato alla filiera industriale e allo studio delle energie, nonché agli specifici percorsi di studio e ricerca che vi sono connessi.

IL MUSEO DI FORNOVO

Il Parco Museo “Dal Petrolio alle Energie alternative”, Mu.Pe, trasforma il sito dell’antica miniera di petrolio e gas “Vallezza”  immerso nel paesaggio appenninico di Fornovo Taro, della quale è proprietario dall’anno 2004 il gruppo energetico emiliano Gas Plus, in un luogo collettivo e inclusivo, dove il museo è spazio pubblico da fruire abitualmente ed è laboratorio di memoria e cultura locale, di scuola di ambiente. Il patrimonio eccezionalmente integro di reperti di un’industria che per decenni ha assicurato occupazione, oggi dà modo di riflettere sulle energie per il futuro del pianeta. I suoi itinerari propongono un’esperienza di scoperta del paesaggio culturale ed estendono la visita ai parchi e alle riserve, grazie a una mobilità lenta, attrezzata e digitalizzata. Il processo progettuale è reso possibile grazie a un efficace modello di partenariato pubblico e privato che ha coinvolto il Laboratorio di Ricerca AMR – Architettura Musei Reti, nell’ambito dell’Università di Parma, e il Comune di Fornovo Taro (PR) e Gas Plus Italiana Srl. I tre soggetti, lavorando fianco a fianco nel rispetto delle rispettive mission, hanno dato luogo a un progetto che prevede il recupero di un ambito territoriale caratterizzato dall'appartenenza all'antica miniera Petrolifera SPI.

IL PIACENZA OIL&GAS MUSEUM

“Esiste a Piacenza un posto inusuale e probabilmente, unico nel suo stile, un Museo dedicato al Petrolio e al Gas”. Non è questa la frase a effetto di un dépliant pubblicitario, ma l’apertura di un articolo di alcuni mesi fa apparso sulla rivista “Nuohep literrary Illustred Magazine”, edita a Mosca, firmato dal giornalista russo Igor Martynov.

Perché a Piacenza? Perché nel nostro territorio il petrolio è una vecchia conoscenza. Già nei 37 libri della “Naturalis historia” nel I secolo d. C., si trovano riferimenti al petrolio piacentino chiamato “olio di sasso”; l’utilizzo, principalmente a scopo domestico e per preparati medicamentosi, era continuato in forma artigianale sino alla fine del XIX secolo. Nel Novecento a seguito dell’impennata di richieste dovuta alla diffusione del motore a scoppio, il piacentino Luigi Scotti, elevò la ricerca petrolifera a livello di industria al punto che il memorialista Galatti, nei primi anni del ’900 affermava: “Oggi l’industria del petrolio è limitata, si può dire, al Piacentino, giacché non è il caso di tenere conto di alcuni tentativi di ricerca fatti in altre regioni e riuscite pressoché infruttuose ....”.

L’Agip - Azienda Generale Italiana Petroli fondata nel 1926, nel territorio di Podenzano effettuò perforazioni sempre più profonde: 90, 120, 300, 450, 800, 1200, 1400 metri. Negli anni Trenta la produzione piacentina di petrolio costituiva oltre il 60% di quella nazionale. Nel dopoguerra le ricerche portarono alla scoperta dei giacimenti di Cortemaggiore e di Caviaga (Lodi), che, con la guida di Enrico Mattei e del piacentino Carlo Zammatti, furono il trampolino di lancio della moderna industria petrolifera italiana che ebbe tra i protagonisti le aziende piacentine Ballerini e Massarenti.

Il museo POGaM, inaugurato nell’ottobre 2014, ripercorre le tappe di questa epopea e rende omaggio ai pionieri che con impianti meccanici via via più evoluti, scavarono pozzi sempre più profondi ricavando un petrolio di qualità elevatissima. Il museo ha sede in un padiglione del Campus universitario dello Stradone Farnese. Oltre al collegamento con il Museo Civico di Storia naturale POGaM ha una sezione dedicata all’archeologia industriale che, in attesa di disporre di una sede in città, è distaccata Gariga presso la società Drillmec Drilling Technologies. Lo scorso anno POGaM ha firmato anche un accordo di partnership con il "The Norwegian petroleum museum", Stavanger, Norvegia. La collaborazione con il Politecnico di Milano- Polo Territoriale di Piacenza e con società leader del settore, ha portato POGaM e Confindustria Piacenza, alla costituzione di “POGaMESchool”, scuola di alta formazione caratterizzata dall’impegno verso il valore della cultura del lavoro, con interventi formativi mirati per giovani laureati e diplomati, manager e professionisti della filiera Oil& Gas. I primi corsi sono iniziati nel 2017 con l’utilizzo delle infrastrutture di ENI CORPORATE UNIVERSITY di Cortemaggiore. Già i prossimi corsi comprenderanno una sessione illustrativa delle realtà museali PoGaM e Mu.Pe e l’organizzazione di visite guidate.

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