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Martedì, 19 Marzo 2024
Anteprima il 19 febbraio

«Un festival jazz diffuso con un palinsesto variegato»

Vent'anni di Piacenza Jazz Fest, al via il 4 marzo. Grandi nomi nel cartellone principale poi tanti appuntamenti tra mostre e presentazioni di libri per coinvolgere tutta la città

Vent’anni di Piacenza Jazz Fest. L’edizione 2023 si presenta con una progettualità sempre in fermento e lo sguardo rivolto al futuro. Si pensa a intessere nuove collaborazioni e a imbastire nuovi progetti. Pubblicazioni, mostre, nuove collaborazioni fino a un concerto prodotto in proprio sono solo alcuni degli sforzi organizzativi più importanti che vanno al di là del cartellone principale dei concerti ricco di grandi nomi, con l’attenzione a coinvolgere sempre la più ampia porzione di tessuto cittadino. «Un festival diffuso», con anteprima il 19 febbraio e con grande apertura il 4 marzo, «in grado di arrivare capillarmente ben al di fuori del contesto tradizionale dei teatri e delle sale concerto, in mezzo alla gente, nelle scuole, per le strade, nei pub, nei centri commerciali, nel carcere, per portare il suo messaggio di festosa contaminazione e integrazione»

Il cartellone principale e gli eventi collaterali sono stati presentati nella mattinata di venerdì 17 febbraio dal presidente dell’associazione culturale Piacenza Jazz Club Gianni Azzali, dal vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli che ha spiegato: «È una manifestazione che arricchisce e che incide il tessuto urbano, educativo e sociale con il coinvolgimento di carcere e scuole. Il Piacenza Jazz Fest non si è mai fermato per coniugare innovazione con la ricerca di nuove proposte e per raggiungere una platea sempre più larga degli estimatori del jazz. Questo grazie ad un lavoro sull’integrazione di vari linguaggi artistici, dalla musica alla fotografia e questo connubio, questo mix di linguaggi appartiene alla visione della Fondazione». Al tavolo con loro anche Alessandro Miglioli, vicepresidente della Fondazione Donatella Ronconi Enrica Prati («scuola e carcere sono realtà importanti e vogliamo portare avanti queste collaborazioni, soprattutto con i giovani») e l’assessore alla Cultura Christian Fiazza che ha evidenziato la «capacità di mettere insieme realtà del territorio che creano innovazione» e ha auspicato che «nelle prossime edizioni si possa andare oltre al patrocinio, con la realizzazione di collaborazioni tra Comune e Piacenza Jazz Fest».

Il presidente Azzali è entrato nel vivo delle novità, «non semplici eventi collaterali» ma «un palinsesto multisfaccettato, caratterizzato da numerose iniziative collaterali che spaziano a 360° per luoghi e impostazione, con l’intento di entrare in contatto il più possibile con il tessuto cittadino e con gli abituali frequentatori dei concerti». Si parlerà ad esempio di libri con la presentazione del libro “365+1 giorni di jazz” edito in coproduzione con Zecchini Editore e scritto a più mani da Monica Agosti, Claudio Casarola e Jody Borea. «Una sorta di “calendario jazzistico” dove per ogni giorno dell’anno gli autori dissertano su una particolare versione di un brano jazz, con la possibilità di ascoltarlo da una playlist su Spotify. Piacenza Jazz Fest darà alla luce e presenterà al Milestone un altro volume, un libro fotografico della propria storia, con immagini di grandi artisti che hanno calcato in questi anni i suoi palchi e altre di vita vissuta anche dietro le quinte».

«Torneranno le incursioni jazz che sempre creano sorpresa e portano buonumore per le vie del centro storico, creando degli inaspettati momenti di pausa nel corso dello svolgimento delle normali attività quotidiane e non mancheranno, se la situazione lo permetterà, anche altre sorprese estemporanee tese al coinvolgimento di fasce sempre il più ampie possibile di popolazione -  ha proseguito Azzali -. Rientra nel festival una rassegna storica che aveva dovuto fermarsi nelle ultime edizioni a causa delle restrizioni pandemiche, quel “Jazz al Centro – Aperitivo swing” che porta formazioni divertenti e coinvolgenti negli spazi del centro commerciale “Gotico” la domenica pomeriggio durante il festival. Tre saranno le occasioni per ascoltare buona musica sorseggiando un aperitivo offerto dal centro. Unione Commercianti di Piacenza e Piacenza Jazz Fest offrono quest’anno un premio alla più creativa vetrina jazz che sarà allestita in città. Tutti gli aderenti all’Unione sono invitati a sbizzarrirsi per “musicare” la propria esposizione con simboli jazzistici; vinili, CD, immagini, strumenti e altro che possa richiamare l’attenzione sull’edizione numero venti del Jazz Fest»

Angelo Bardini, vicepresidente del Piacenza Jazz Club e responsabile dei rapporti con le scuole, è entrato nel dettaglio delle iniziative a tema fotografia e quelle che coinvolgeranno studenti e detenuti nella casa circondariale: «Saranno due le mostre in programma in questo ventennale. La prima, dal titolo “Fotografare il Jazz Fest”, e l’esposizione sui venti manifesti della storia del festival, che troveranno spazio sulle plance delle affissioni comunali per tutto viale Malta. Molteplici le iniziative volte a coinvolgere gli studenti delle scuole piacentine di ogni ordine e grado che in questi anni hanno avvicinato migliaia di ragazzi al mondo della musica, raggruppate sotto il nome “Il Jazz va a scuola”. Non possono più mancare ad ogni festival i Jazz Pedibus per i bambini delle scuole primarie, che vengono richiesti e prenotati già da un anno per l’altro, sicuramente perché regalano sempre tanta allegria e divertimento, grazie alla forza trascinante dei componenti della marchin’ band che a colpi di dixieland accompagna swingando i bambini a scuola. Saranno realizzate delle articolate lezioni-concerto per diversi istituti con lo scopo di favorire forme di creatività e socialità tra i giovani per mezzo della musica jazz. Altre lezioni-concerto, stavolta pensate e tagliate su misura per degli studenti più grandi, delle scuole secondarie di secondo grado, saranno organizzate con alcuni istituti della città di Piacenza, in particolare “Melchiorre Gioia” e “ISII Marconi”. Confermato anche il concerto alla Casa Circondariale delle Novate, in attesa di poter tornare anche in luogo tanto caro quanto centrale come l’Ospedale “G. da Saliceto” e le case di cura con i “Donatori di Musica”».

IL CARTELLONE PRINCIPALE DEL FESTIVAL

Per questo ventennale sono due le traiettorie principali che si intersecano scorrendo il programma dei main concert: i grandi nomi internazionali da un lato e dall’altro i musicisti italiani di alto lignaggio, quelli che hanno contribuito a creare la storia del jazz nel nostro Paese. Per festeggiare in grande stile questo anniversario, il classico concerto di anteprima offerto alla città in occasione della presentazione del festival vedrà protagonista Musica Nuda, l’affiatato duo formato dalla voce di Petra Magoni e dal contrabbasso di Ferruccio Spinetti, che celebra anch’esso i vent’anni di sodalizio. L’appuntamento è per domenica 19 febbraio alle ore 18, nell’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Il 4 marzo, a inaugurare questa speciale edizione, sarà invece un omaggio al Maestro Giuseppe Parmigiani, mancato lo scorso anno, con un concerto della “sua” Sugar Kitty Band, che non solo fu la prima big band di Piacenza ma anche delle province limitrofe e che fu da lui ideata e condotta. Sul fronte internazionale si spazia dall’Europa agli USA, con la musica afroamericana di Michel Portal, il compositore, sassofonista e clarinettista francese in prima linea sin dalla fine degli Anni Sessanta nel mescolare il linguaggio del jazz con elementi della cultura europea, sia colta che popolare. Al festival si presenterà con un quintetto che ha introdotto nuova linfa creativa, grazie alla miscela di forti personalità provenienti da stili molto diversi, tra i quali anche Bruno Chevillon al contrabbasso.

Dagli Stati Uniti quest’anno sono in arrivo due chitarristi di assoluta eccellenza come Mike Stern accompagnato da una super band di cinque elementi in cui spicca il batterista Dennis Chambers. La speciale edizione del ventesimo anniversario del festival chiuderà in grande stile con il ritorno di un chitarrista che è già leggenda: Bill Frisell sarà protagonista di un indimenticabile concerto, condividendo il palcoscenico di questo recente progetto con il contrabbassista Thomas Morgan.

In omaggio al grande jazz italiano, viene schierato un terzetto di assoluta fuoriclasse, a cominciare dal sassofonista, compositore e docente Claudio Fasoli: si presenterà con il Quartetto Samadhi, Spazio anche a Umberto Petrin in trio che presenterà nel cartellone del ventennale il suo ultimo progetto “Everybody Dance”. Altro protagonista presente tra i big, sarà Maurizio Giammarco. Il sassofonista (nato a Pavia, ma romano d’adozione) è un grande strumentista, un valente didatta e saggista – suo un magnifico volume su Sonny Rollins del 1997 – nonché uno dei maggiori compositori jazz europei.

A unire queste due anime, italiana e internazionale, ci penserà idealmente il duo di Enrico Rava, vera icona del jazz italiano, insieme a Fred Hersch, il pianista che ha fatto dell’innovazione il suo elemento distintivo. Sempre speciale il concerto che il festival programma nella spiritualità infusa dall’antica Basilica di S. Savino. Quest’anno, per la prima volta, sarà assoluto protagonista in solitudine Gianni Azzali, sassofonista e flautista, nonché direttore del festival. Nel titolo “Peke Yako”, che in Swahili significa “da solo”, il richiamo alla finalità benefica della serata, il cui ricavato andrà all’associazione “L’albero di Joshua” che sostiene le attività in Kenya della dottoressa piacentina Francesca Lipeti.

BIGLIETTI E ABBONAMENTI

Per il terzo anno consecutivo il costo dei biglietti è rimasto immutato, come segnale per non appesantire troppo sui bilanci familiari, vista la situazione di pesanti rincari di molti settori cruciali. Il singolo biglietto costa dunque 22 euro intero e 18 euro ridotto (le riduzioni sono valide per gli over 65, gli under 20, i soci del Piacenza Jazz Club e possessori della JazzIt Card. Gli studenti di Piacenza e provincia fino alla secondaria superiore e con elenco inviato dalla segreteria della scuola ad ogni evento, potranno usufruire di un ingresso privilegiato a € 5 fino ad esaurimento posti disponibili (solo per i concerti in abbonamento). I biglietti, senza nessun diritto di prevendita, si potranno acquistare a partire dal 20 febbraio sia presso la sede del Piacenza Jazz Club in via Musso, 5 a Piacenza passando di persona dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 19:30 e al sabato dalle 10:30 alle 12:30 oppure online sul sito vivaticket.it, in questo caso le commissioni di servizio saranno pari al 10% del costo del biglietto. Tutte le info per abbonamenti e biglietti scrivendo a biglietti@piacenzajazzclub.it

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