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Cultura via Garibaldi

Dagli archivi di Parma spunta una via secolare tra Sarmato e Bobbio

Il nuovo tracciato è evidenziato su una cartina del ducato di Piacenza e Parma, risalente ai primi anni del XIX secolo e tocca centri come Sarmato, Borgonovo, Verdeto e percorrendo la cresta della collina approda a Mezzano Scotti e attraverso il Trebbia, arriva a Bobbio

Da Sarmato a Bobbio percorrendo una via carica di secoli di storia che attraversa importanti centri della cristianità: la scoperta è di Giuseppe Cattanei, dottore di ricerca in storia moderna e contemporanea all'università degli studi di Milano  e di Filippo Braghieri, sarmatese cultore della materia . I due studiosi hanno riportato alla luce, attingendo dall'archivio storico di Parma, la nuova via, che interseca la via  Francigena tradizionale e si preannuncia carica di nuovi significati che verranno via via messi in luce nel corso delle prossime ricerche. L'arteria secolare che attraversa la Valtidone è stata presentata questa mattina nella sala Perlasca di palazzo Garibaldi alla presenza dell'assessore provinciale alla cultura e al marketing territoriale Maurizio Parma. Al tavolo anche i due autori della scoperta, il sindaco di Sarmato Anna Tanzi Cuminetti e il presidente del consiglio provinciale e assessore del Comune di Bobbio Roberto Pasquali.

LA SCOPERTA - Il nuovo tracciato balzato agli onori delle cronache è evidenziato su una cartina del ducato di Piacenza e Parma, risalente ai primi anni del XIX secolo e tocca  i centri di: Sarmato, Borgonovo, Castelnuovo, Bilegno, Cantone, Buffalora, Verdeto, Montecanino, Pomaro, Torricella, Bossenasso. Percorre la cresta della collina per approdare a Mezzano Scotti e, da qui, attraverso il Trebbia, a Bobbio.

“Delle varie strade della via Francigena – ha spiegato Parma – il consiglio d'Europa, nel 2000, volle codificare come tale quella percorsa dal vescovo Sigerico nel X secolo (e riportata nel suo diario) che da Borgo San Donnino attraversa Fiorenzuola, giunge a Piacenza e da qui a Pavia. Così oggi parliamo di via Francigena solo al singolare. In realtà sono un fascio di collegamenti che ripercorrono tracciati antichi.  Il percorso indicato sulla cartina dell'archivio storico di Parma  mette in luce ancora una volta come Bobbio, nel medioevo, fosse tappa di avvicinamento a Roma e un centro spirituale e culturale fondamentale”.

E proprio analizzando il tragitto della via Francigena e dell'antico tracciato della via degli Abati,  Braghieri arrivò a supporre l'esistenza di una strada di intersezione: “La mia intenzione – ha spiegato questa mattina il cultore della materia – era quella di collegare Sarmato a Bobbio e ricongiungermi alla famosa via degli abati. Sono partito dal presupposto che Sarmato è già su un'antica via di transito di pellegrini, la via Romea, che si trova vicino al Po, che molti dei viaggiatori provenivano da Milano, che il comune ha una tradizione culturale e religiosa legata alla figura di San Rocco di Montpellier e che non è troppo distante da Bobbio, un centro che nel medioevo irradiava le sue proprietà e la sua autorità religiosa in Valtidone”. Da queste intuizioni ha preso le mosse il lavoro d'archivio e il ritrovamento della preziosa cartina, con un tracciato già segnato che, per Cattanei, prelude a nuove scoperte.

“Difficilmente si tracciano vie che non siano prima state percorse – ha sottolineato il ricercatore in conferenza stampa –. In particolare appaiono di particolare rilevanza Pomaro e Mezzano Scotti. La prima è sede di pieve già dal IX secolo, la seconda è invece un conosciutissimo luogo di spiritualità”. Intanto Pasquali avanza l'ipotesi di un collegamento della nuova via con quella di San Colombano e degli abati. “E' un ottimo momento – ha spiegato il presidente del consiglio provinciale – per gettare nuova luce sui percorsi di Colombano e di chi venne dopo il santo. L'ultima scoperta potrebbe aiutare a dettagliare la via degli abati da Bobbio a Pontremoli. Gli ultimi studi parlano anche di collegamenti con la Garfagnana e, da qui, a Roma. Purtroppo il nostro archivio storico – bobbiense è stato depredato nel corso degli anni ed oggi i suoi preziosissimi documenti sono frazionati per varie biblioteche storiche d'Europa e rimettere insieme i dati non è facile”. “Siamo entusiasti – ha detto il sindaco Tanzi –: grazie alla tenacia, alla volontà e all'acume di un sarmatese si è giunti alla scoperta, che evidenzia la centralità storica del nostro comune, che la nostra amministrazione intende valorizzare e riportare alla luce. Un dato che emerge è che Sarmato era punto di passaggio di pellegrini che esprimono l'apertura del nostro territorio alle cose importanti. Il nostro è un ritorno al passato per guardare al futuro”. “Anche il comune di Borgonovo – sottolinea 'a distanza' l'assessore comunale di Borgonovo Matteo Lunni – è interessato alla valorizzazione della via Francigena sia perché attraversato dal percorso sia perché è un importante elemento di promozione del nostro territorio e della storia della nostra valle. Un progetto europeo è teso a valorizzare la storica via, a questo vogliamo associare la nostra cultura, storia, ed enogastronomia. Questo è il turismo che ci piace e che vogliamo perché rievoca le nostre radici”. 

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