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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cultura

Tornano le Invasioni Digitali con Instagramers Piacenza e un’inedita Galleria Alberoni 

Sabato 23 aprile 2016 alle 15 tornano a Piacenza le Invasioni Digitali: il gruppo degli Instagramers piacentini invaderà pacificamente la Galleria e il Collegio Alberoni armato di smartphone e macchine fotografiche

Si tratta della seconda Invasione Digitale a Piacenza, dopo quella del 2015 ai Musei Civici di Palazzo Farnese: lo spirito della manifestazione, che è nazionale e internazionale, è quello della riscoperta dei territori e del locale attraverso le potenzialità di Internet e dei social media in particolare. La visita guidata riservata agli Instagramers, sarà totalmente gratuita e condurrà alla scoperta del Collegio e della Galleria Alberoni: la bellezza alberoniana più nota, ma anche quella meno conosciuta, in un percorso che svelerà le suggestioni del grande complesso architettonico, le meraviglie del patrimonio culturale unitamente a sezioni poco visitate, ambienti quasi mai resi accessibili, vedute spettacolari, tesori non ancora conosciuti o raramente resi visibili appartenenti alle collezioni artistiche, scientifiche e librarie.

Tra gli aspetti meno noti, che saranno eccezionalmente visibili ai soli partecipanti a questo itinerario, citiamo le antiche cantine, ambienti di grande fascino che custodiscono il racconto delle pratiche di vita quotidiana dei decenni successivi all’apertura del Collegio, la terrazza del più antico dei due Osservatori astronomici alberoniani, dalla quale è possibile catturare lo skyline di Piacenza, un panorama inedito della periferia della città e delle colline, il grande parco e il giardino interno, polmoni verdi d’origine settecentesca che saranno attraversati nel momento del risveglio della natura; la collezione di minerali e conchiglie, non inserita negli itinerari ordinari.  Saranno inoltre eccezionalmente visibili alcuni preziosissimi volumi dell’immenso fondo librario alberoniano. Gli Instagrammers potranno così fotografare dettagli dell’Encyclopédie di D’Alembert e Diderot, del Libro delle macchie solari di Galileo Galilei, di un erbario della collezione lasciata al Collegio da Fra Zaccaria e di un suggestivo antico atlante.

Starà alla sensibilità fotografica di ogni partecipante scoprire vedute e tagli di immagini nuovi ed efficaci anche quando l’itinerario renderà visibili i capolavori maggiormente noti e le sezioni abitualmente visitabili: la collezione di arazzi e la pinacoteca sovrastante, la Biblioteca monumentale, l’appartamento del Cardinale con l’Ecce Homo di Antonello da Messina, i preziosi dipinti fiamminghi e le opere più delicate della collezione alberoniane, l’incredibile Ostensorio dorato e gemmato, tempestato di oltre 600 pietre preziose realizzato nella seconda metà del XVIII da Angelo Maria Spinazzi.  Non mancherà un attraversamento approfondito delle sezioni scientifiche con l’aula di fisica, il museo degli strumenti scientifici e la veduta esterna dell’antica Specola, ora in attesa di restauro: uno dei pochissimi esemplari esistenti in Italia di architettura autonoma specificamente costruita per l’osservazione delle sfera celeste, nella seconda metà del XIX secolo.

Il grande architetto Giulio Ulisse Arata scrisse che a un osservatore attento, che volgesse lo sguardo ai monumenti della città di Piacenza, non sarebbe difficile constatare che il Collegio Alberoni è il terzo edificio, dopo Palazzo Farnese e il Gotico, per imponenza e grandiosità architettonica, e se questi ultimi rappresentano una storia trapassata, il Collegio Alberoni invece, nella sua plastica grandiosità, è ancora palpitante di vita, la stessa che iniziò a pulsare e a scriversi sino dalla metà del Settecento.  Agli Instagramers il compito di cogliere le suggestioni del grande complesso architettonico nel quale ancora oggi vita comunitaria e cultura sono strettamente intrecciate. I partecipanti saranno quindi chiamati a fotografare, twittare, postare sui social network in tempo reale immagini, particolari, impressioni sulla visita, raccontando la propria esperienza legata alla Galleria, utilizzando gli «hashtag» ufficiali #invasionidigitali, #igerspiacenza e #galleriaalberonipiacenza. Le foto verranno poi raccolte in un album che verrà pubblicato sulla pagina ufficiale di Instagramers Piacenza. In questo modo le perle turistiche e culturali locali godono di una risonanza digitale ampissima. 

INSTAGRAMERS PIACENZA

La community piacentina degli Instagramers è gestita da Roberta Abbatangelo e Ambra Visconti, che con entusiasmo portano avanti la mission che è quella comune a tutti gli Instagramers, cioè valorizzare le bellezze paesaggistiche e architettoniche italiane. Dal 1° settembre 2014 Roberta e Ambra hanno infatti rilanciato l'account @igerspiacenza, collettore delle più belle immagini di Piacenza e provincia. Ad oggi le foto con hashtag #igerspiacenza sono circa 27.000 e gli affiliati più di 4.000.

LE INVASIONI DIGITALI 

L'Italia è il primo paese al mondo per turismo e cultura: perché questo patrimonio possa esprimere le sue potenzialità occorre intraprendere la strada dell’innovazione e cogliere i profondi cambiamenti in atto nella società moderna. L’accelerazione della rivoluzione digitale può contribuire in maniera esponenziale allo svecchiamento delle istituzioni culturali e favorire una concezione “aperta e diffusa” del patrimonio culturale. Siamo ormai da anni di fronte ad un radicale cambiamento fondato, soprattutto, su quelle nuove forme di socializzazione e di interazione con la domanda, grazie alle nuove piattaforme digitali e sociali del web. Il museo diventa partecipativo nel quale, cioè, si attivano processi partecipativi in grado di trasfigurare un luogo in una piattaforma socio-culturale che metta in connessione fra loro i vari soggetti coinvolti: artisti, distributori, visitatori, critici, collaboratori, appassionati d'arte. Da questi presupposti nasce Invasioni Digitali,un progetto  rivolto a diffondere la cultura digitale e l’utilizzo degli open data, formare e sensibilizzare le istituzioni all’utilizzo del web e dei social media per la realizzazione di progetti innovativi rivolti alla co-creazione di valore culturale oltre che alla promozione e diffusione della cultura.

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