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Il piacentino Gabriele Balordi comparsa in "Ferrari" di Michael Mann

Nell'agosto scorso ha partecipato ad alcune scene del film "Ferrari" con la regia di Michael Mann e gli attori protagonisti Adam Driver, Penelope Cruz e Patrick Dempsey

Anche un piacentino nel film di Michael Mann su Enzo Ferrari. Gabriele Balordi, creativo e fotografo, particolarmente attivo in progetti mirati alla promozione della Val Trebbia e del territorio piacentino, nell'agosto scorso ha partecipato ad alcune scene del film "Ferrari" con la regia di Michael Mann e gli attori protagonisti Adam Driver, Penelope Cruz e Patrick Dempsey.

Michael Mann è stato più volte candidato all'Oscar ed ha firmato film iconici come "L'ultimo dei Mohicani, "Heat" (La sfida con De Niro e Al Pacino), "Insider", "Ali", "Collateral", "Miami Vice", "Nemico Pubblico". "Mi è stata offerta questa possibilità e l'ho colta al volo" racconta Gabriele Balordi, "Non capita certo tutti i giorni di avere l'occasione di lavorare con registi e attori di questa livello, una vera produzione hollywoodiana con un cast stellare. Per quel che mi riguarda è stata un'esperienza davvero unica ed emozionante, 12 ore di impegno per girare 3 scene che complessivamente, all'interno del film, avranno poco più di un minuto di spazio. Una troupe di oltre 650 persone per girare "Ferrari", il film che racconta un breve periodo della vita di Enzo Ferrari, tra l'estate e l'autunno del 1957 quando la sua Azienda e la sua storia personale, ebbe una svolta decisiva con la vittoria della Mille Miglia.

«Nelle 3 scene a cui ho partecipato - scrive - recitavo la parte di uno dei fotografi che attende Enzo Ferrari (Adam Driver), all'ingresso di un famoso hotel di Rimini. Ad una delle 3 scene ha partecipato anche Leo Turrini, firma nota del giornalismo sportivo e, tra le altre cose, commentatore per Sky, mentre Penelope Cruz (Laura, la moglie di Enzo Ferrari), e Patrick Dempsey (il pilota Piero Taruffi), non erano presenti in quelle scene. Turrini ha interpretato il ruolo di un giornalista che all'interno dell'hotel intervista Enzo Ferrari, mentre io fotografavo l'evento, recitando anche una breve battuta».

«La cosa che più mi ha impressionato in quel giorno di riprese - prosegue Balordi - è stata la cura maniacale dei dettagli. Nel mio lavoro sono particolarmente preciso e pignolo, ma devo dire che con questa esperienza ho imparato ad esserlo ancora di più. Quarantacinque minuti per il taglio dei capelli, ovviamente e rigorosamente anni 50, e con l'utilizzo della mitica della mitica Brillantina Linetti per tenere "in ordine" l''acconciatura. Almeno 3 ore per la scelta degli abiti, credo di aver provato almeno 20 outfit diversi prima di avere l'ok dalla capo costumista. Nulla viene lasciato al caso, addirittura indossavo la mitica canottiera bianca a "coste" dell'epoca, anche se sotto la camicia non si sarebbe mai vista. Impressionante vedere appese alle pareti all'interno dell'imponente struttura dove ci preparavano per girare le scene, centinaia e centinaia di fotografie ambientate negli anno 50 per ricordare a costumisti e make up artist gli outfit dell'epoca. E poi la ciliegina sulla torta, per girare la scena mi è stata affidata una Rolleiflex rigorosamente prodotta prima dell'agosto 1957. Un'emozione solo poterla avere tra le mani. Ovviamente il flash aveva una lampada monouso che ad ogni scatto doveva essere sostituita. Considerando che avremo girato ogni singola scena almeno 25/30 volte il conto è presto fatto. Davvero una bella esperienza, divertente e spunto per nuovi progetti, ora attendo con molta curiosità l'uscita del film nell'autunno del 2023».

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