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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

A Piacenza Expo il mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti

Torna a Piacenza Expo la settima edizione del Mercato dei Vini della Fivi, una due giorni (sabato 25 e domenica 26 novembre) per conoscere chi si occupa del vino, dalla produzione, alla vigna, alla cantina fino al consumatore finale, oltre 250 produttori provenienti da tutte le regioni italiane e dall’estero

Torna a Piacenza Expo la settima edizione del Mercato dei Vini della Fivi, la Federazione Italiana dei Vignaioli indipendenti, una due giorni (sabato 25 e domenica 26 novembre) dedicata a conoscere chi si occupa del vino,dalla produzione, alla vigna, alla cantina fino al consumatore finale, oltre 250 produttori provenienti da tutte le regioni italiane e dall’estero, per una kermesse vitivinicola inferiore solo al Vinitaly di Verona.

Una manifestazione presentata nella conferenza stampa che si è svolta nella giornata del 17 novembre in Confindustria Piacenza, «Una delle compartecipate - ha spiegato il presidente di Piacenza Expo Giuseppe Cavalli - su cui facciamo affidamento per un pieno rilancio del nostro ente ed il numero degli eventi ci stanno dando ragione». E per l’occasione Cavalli, oltre a ricordare l’imminente e suggestiva mostra "La magia del presepe di sabbia" che si terrà dal 2 dicembre al 6 gennaio, ha anticipato che il prossimo anno, a novembre, si svolgerà il "Cibus Piacentino", dedicato ai prodotti del nostro territorio.

«Vogliamo sostenere - ha sostenuto il direttore di Confindustria Cesare Betti - il brand di Piacenza di cui il vino è un emblema. Questa manifestazione è un’occasione importante«. Due giorni dedicati dunque al vino dove i visitatori, oltre a degustare, potranno acquistare i vini direttamente agli stand dei produttori, veri custodi del vino come espressione diretta del territorio e della sua cultura. Un appuntamento, il settimo, che si è ormai imposto come uno tra i massimi eventi del mondo del vino in Italia, secondo solo al Vinitaly per numero di aziende vinicole partecipanti. «Quest’anno - ha detto Stefano Pizzamilgio delegato piacentino dell’associazione - saranno 16 le aziende piacentine presenti: Marengoni, Baraccone, Bel Sospiro, La Tosa, Lusenti, Torre Fornello, Uccellaia, Saccomanni, Casa Benna, Cordani Marco, Corte Guerinona, Illica vini, Tenuta Borri, Tenuta Ferraria, Terzoni Claudio e Vitivinicola Valla».

«La nostra Federazione - ha proseguito - è nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: coltivare le proprie  vigne, imbottigliare il proprio vino, e vendere tutto, o parte, del raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta». «Oggi la Fivi - ha chiarito Pizzamiglio - è un interlocutore importante presso le istituzioni per un’azione di alleggerimento burocratico, per il recupero dei vigneti autoctoni dimenticati e per una viticoltura sostenibile. Attualmente sono poco più di 1100 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 11.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 80 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 39% secondo la viticoltura convenzionale».

«E’ essenziale - ha ribadito l’assessore Paolo Mancioppi - fare sistema con Piacenza Expo e portare il nome di Piacenza all’esterno, facendo leva sulle nostre eccellenze territoriali, come il vino appunto».

«Quattro - ha spiegato lessandra Bottani di Piacenza Expo - le degustazioni guidate in programma, due il sabato e due la domenica, in cui i produttori stessi racconteranno la loro esperienza, i loro vini, i loro territori». Sabato 25 novembre alle 14 la verticale di Cuvée Bois Les Crêtes di Costantino Charrere, tra i fondatori della FIVI e suo primo presidente, guidata da Mario Pojer – vignaiolo in Trentino. Un percorso alla scoperta di un vino fondamentale nella storia enologica in Italia, in grado di imporre all’attenzione nazionale una viticoltura, quella valdostana, che viveva prima relegata entro i limiti dei confini regionali. A seguire, alle ore 17.00 la degustazione dedicata alla Vernaccia di San Gimignano di Montenidoli, guidata da Angela Fronti – vignaiola in Toscana. Elisabetta Fagiuoli, vignaiola dell’anno per la FIVI nel 2015, racconterà il suo vino in un percorso che è quasi un viaggio dentro a sé stessa. Domenica 26 novembre alle ore 14.00 ci sarà la degustazione dei Prosecco Colfondo, specchio della nuova tendenza dei vini rifermentati in bottiglia, guidata da Gigi Nembrini – vignaiolo in Lombardia. I produttori di Conegliano, Valdobbiadene e Asolo racconteranno il loro legame con un vino che è una parte fondamentale di storia del loro territorio. Sempre domenica alle ore 17.00 la verticale di Rocce Rosse di Ar.Pe.Pe., guidata da Christoph Künzli – vignaiolo in Piemonte - alla scoperta di un territorio difficile e impervio come la Valtellina, della viticoltura eroica e della chiavennasca (nome locale dato al nebbiolo).

Gli Artigiani del cibo, saranno presenti con specialità gastronomiche da diverse regioni italiane: ci saranno salumi, formaggi, pani speciali e molto altro ancora.  Sabato 25 ci sarà la consegna delle targhe ai nuovi punti di affezione FIVI (locali che hanno in carta i vini dei Vignaioli Indipendenti e che possono esporre lo stemma dell'associazione nel loro locale) e il Premio Romano Levi al Vignaiolo dell'anno, che l'anno scorso era stato attribuito a Luigi Gregoletto, vignaiolo in Conegliano-Valdobbiadene.

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