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"Adotta la terra", Pollastri: «Si sostengano gli agricoltori che si occupano di tutela del territorio»

Pollastri chiede se la Regione sia intenzionata a finanziare il progetto introdotto nel 2013 che mira alla salvaguardia del territorio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

L’esponente di Forza Italia prende le mosse dal progetto “Adotta la terra” - introdotto nel 2013 dalla Provincia di Piacenza, che mira alla salvaguardia del territorio attraverso la responsabilizzazione delle aziende agricole – per chiedere alla Giunta regionale, attraverso un’interrogazione, «se sia intenzione della Regione Emilia-Romagna, attraverso il nuovo PSR o i fondi di Protezione Civile, finanziare il progetto piacentino, come per altro chiesto dai Sindaci, facendone un progetto d’eccellenza da estendere a tutta la Regione».

«La cura costante del territorio è fondamentale per evitare che si debbano poi contare i danni che derivano da esondazioni, frane, dissesti idrogeologici. Da sempre sono gli agricoltori le prime sentinelle del territorio; per questo è fondamentale che si sostenga, anche economicamente, la loro preziosa attività di tutela e cura dei campi, delle strade, dei canali”. Questa la richiesta che arriva dal Consigliere Regionale Andrea Pollastri (FI-PdL) che sottolinea come “il progressivo spopolamento delle campagne, e delle montagne in particolare, causa, purtroppo, il venir meno della salvaguardia del territorio garantita dagli agricoltori».

Il progetto “Adotta la terra”, sottolinea Pollastri, «ha coinvolto quaranta aziende e ha come intento la salvaguardia del territorio attraverso la responsabilizzazione e la presa in carico da parte degli imprenditori agricoli, onde prevenire erosione e dissesti idrogeologici, presenti nel 95% del territorio piacentino caratterizzato da 216 situazioni critiche segnalate dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile». Inoltre, “oltre alla finalità ambientale il progetto ne aveva anche una economica, costituendo per gli agricoltori, specie in montagna, un’integrazione al reddito”, continua l’azzurro, che ricorda come la Provincia abbia finanziato l’iniziativa con 250mila euro di risorse proprie. 

«Ora – conclude Pollastri – la Provincia, anche per le dinamiche di sua abolizione, o meglio di trasformazione istituzionale in atto, non può più finanziare questo progetto, che rischia di essere sospeso con conseguenze negative sul territorio. Voglio sapere se la Regione ha quindi intenzione di intervenire con proprie risorse per garantirne la continuità e, soprattutto, se iniziative di questo tipo possano essere esportate su tutto il territorio regionale. Nei prossimi mesi, a tal proposito, verrà in discussione in consiglio regionale la proposta di legge della Giunta sulla tutela del territorio: penso che sia un’ottima occasione per rendere l’iniziativa sperimentata dalla Provincia di Piacenza un progetto organico per tutta la regione».

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