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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Adotta la terra, siglata la convenzione. Nel 2013 250mila euro spesi sul territorio

I sindaci: "Finalmente un progetto semplice e concreto". I partner: "Una risposta per la manutenzione e lo sviluppo del territorio". Trespidi e Pozzi alla firma

Entro due mesi i progetti saranno pronti ed entro la fine del 2013 i fondi saranno erogati. E' questa l'agenda serratissima del programma “Adotta la Terra”, l'iniziativa promossa dall'Amministrazione provinciale di Piacenza a favore della tutela e dello sviluppo del territorio montano attraverso il sostegno alle aziende agricole. I sindaci degli otto Comuni coinvolti (Bettola, Bobbio, Travo, Farini, Ferriere, Morfasso, Pecorara e Coli) con le organizzazioni professionali agricole e il Consorzio di bonifica hanno siglato questa mattina la convenzione operativa che, di fatto, segna l'avvio concreto del progetto di punta, per il 2013, della Giunta di corso Garibaldi.

Gli otto comuni scelti per questa prima fase di attuazione del progetto, pescati all'interno del bacino delle aree svantaggiate della provincia e individuati sulla base di stringenti criteri, avranno dunque tempo due mesi a partire da oggi per elaborare progetti per il proprio territorio, sia in termini di opere sia di impegni di manutenzione. Il budget messo a disposizione dalla Provincia ammonta a 250mila euro.

“Adotta la terra – ha sottolineato il presidente della Provincia Massimo Trespidi – è un progetto unico perché pensato per mettere insieme istituzioni e aziende agricole. Per la Provincia l'impegno economico è robusto ma riteniamo valga la pena affrontare questa spesa per almeno tre motivi. Adotta la terra si basa infatti su tre principi: la sussidiarietà, la capacità di fare rete nel tentativo di creare le condizioni per cui diversi attori e diversi soggetti possono mettere insieme le competenze e, infine, lo sviluppo della montagna.  La strada che oggi è stata aperta e tracciata può certamente allargarsi, coinvolgendo i soggetti che riconoscono nell'iniziativa un buon modello di sviluppo: si costruisce così un approccio globale al tema della montagna per sostenere e valorizzare chi investe e rischia”.

“Il percorso – ha aggiunto l'assessore all'Agricoltura Filippo Pozzi – è ufficialmente avviato: nei prossimi mesi ci sarà un serio controllo sulla distribuzione delle risorse al fine di garantire l'assegnazione dei fondi per un fine ben preciso: la valorizzazione del tessuto agricolo in fascia montana in qualità non solo di sentinella del territorio ma anche di promotore di sviluppo economico. Ricordo che Adotta la Terra è l'espressione della multifunzionalità delle aziende che non producono esclusivamente beni ma anche servizi. Il nuovo Piano di Sviluppo Rurale, da cui muove il progetto che oggi parte, mi auguro possa essere fortemente declinato sul metodo del fare e su interventi mirati”.

Unanime il plauso dei sindaci e dei partner della Provincia nel progetto. “Adotta la Terra – hanno sottolineato Luigi Bisi, presidente di Coldiretti, Giovanna Parmigiani e Giovanni Marchesi, rispettivamente vicepresidente e direttore dell'Unione Agricoltori, Giovanni Malchiodi presidente della Cia e Fausto Zermani, presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza – rappresenta un cambio culturale. Crediamo che l'importanza di Adotta la Terra non vada ricercata solo nella possibilità di fornire agli agricoltori di montagna una risposta concreta sul dissesto ma anche nell'opportunità di sviluppo che offre. Il grande vantaggio è dato dalla collaborazione tra istituzioni e associazioni che stanno lavorando concretamente su progetti comuni”. “Un ringraziamento – hanno detto i sindaci Enrico Croci (Morfasso), Lodovico Albasi (Travo), Marco Rossi (Bobbio), Franco Albertini (Pecorara), Sandro Busca (Bettola), Massimo Poggi (Coli), Antonio Mazzocchi (Farini) e l'assessore Giovanni Malchiodi (Ferriere) – va alla Provincia per la semplicità con cui è stato messo in atto il progetto senza ricorsi a lunghe burocrazie. Finalmente si sta costruendo un progetto serio a favore del territorio”.

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