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Economia Monticelli d'Ongina

Aglio: «Crollo del prezzo in Europa e problemi fitosanitari»

Queste le tematiche affrontate nell'incontro tra produttori europei (Italia, Francia e Spagna) che si è tenuto in Spagna, al quale ha partecipato Francesco Rastelli vicepresidente della Cooperativa produttori Aglio Piacentino

Aglio, problemi per il prezzo, ma anche fitosanitari: queste le tematiche affrontate nella consueta, periodica riunione, tra produttori europei (Italia- Francia e Spagna) che si è svolta recentemente a Cordoba in Spagna, alla quale ha preso parte Francesco Rastelli vicepresidente della CO.P.A.P. (Cooperativa produttori Aglio Piacentino) di Monticelli, nonché responsabile nazionale del settore produttori aglio di Fedagri- Confcooperative. «I temi all’ordine del giorno - precisa Rastelli - concernevano soprattutto la caduta del prezzo, che ha colpito soprattutto la Spagna, nonché il diffondersi di una malattia (fusarium proliferatum) che sta interessando la produzione di aglio a livello mondiale. Per questo - precisa Rastelli - per dovere di cronaca, va anzitutto precisato che la proposta avanzata dai signori Palmieri e Delfanti presenti all’incontro e divulgata sul quotidiano locale in modo non esaustivo, in considerazione delle reali problematiche previste nella riunione di Cordoba, ovvero quella di creare un’associazione europea di produttori di aglio, oltre a non essere contemplata tra le voci all’ordine del giorno, e presentata solo alla fine della seduta alla voce “varie ed eventuali”, è stata accolta con una certa perplessità da una parte dei componenti del gruppo di lavoro; questo - ribadisce Rastelli - a causa degli elevati costi che tale iniziativa comporterebbe».

«Per questo il Presidente Julio Bacete ha rimandato l’analisi della proposta al prossimo incontro che si terrà a Roma in aprile. Così - ribadisce ancora Rastelli - non è possibile, come è stato scritto sul quotidiano locale, definire semplicemente “introduzione”, quello che invece è stato il vero “fulcro” dell’incontro, ossia l’analisi e la discussione dei problemi commerciali, quantitativi e fitopatologici dell’aglio che ha impegnato l’assemblea per la quasi totalità della seduta, iniziata, dopo il saluto delle autorità locali, in tarda mattinata e conclusasi nel primo pomeriggio». 

«Dunque ben altri - prosegue Rastelli - sono stati i problemi affrontati, in particolare quello inerente la caduta del prezzo dell’aglio che ha colpito tutta l’Europa, in particolar modo la Spagna, il cui bulbo per la prima volta è quotato meno di quello cinese. Le conseguenze di tale situazione sono molteplici: dal calo delle superfici coltivate, perché il ricavato non riesce a coprire i costi di produzione, alla perdita d’identità delle varietà autoctone, come l’ajo morado, soppiantate da varietà più produttive quali lo “spring” cinese. Per questo - aggiunge il vicepresidente di Copap - per monitorare al meglio un mercato così difficile, è emersa da parte di tutti i convenuti, la necessità di conseguire un maggior interscambio tra i Paesi coinvolti, sui dati relativi alla produzione e al prezzo».

L’altro problema a cui si sta cercando un’adeguata soluzione tecnico-scientifica, riguarda il diffondersi di una malattia (fusarium proliferatum), giunta in Europa dal Sudamerica che si sta diffondendo in modo disomogeneo nel Vecchio Continente: colpisce soprattutto i bulbi che contengono maggiore quantità d’acqua, come quelli francesi, mentre coinvolge in misura nettamente inferiore il nostro bianco piacentino grazie all’elevata quantità di sostanza secca e di allicina, utili per contrastarne il proliferarsi. Alla fine sono stati comparati i risultati dei vari test effettuati nei tre Paesi, con l’impegno di intensificare la collaborazione, per riuscire in breve tempo a limitare i danni. «Ma il lavoro è appena iniziato e la strada- conclude Rastelli- è ancora lunga ed impervia».

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