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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Agricoltura, Psr: raggiunto l’accordo per il riparto dei fondi

Chiesa (Confagri): «Sia mantenuta la premialità per i territori più virtuosi anche su scala locale»

Finalmente, nei giorni scorsi è stata raggiunta l’intesa tra Regioni e ministero delle Politiche agricole sull’applicazione della Politica agricola comune (Pac) per quanto riguarda i piani di sviluppo. “Si tratta di un via libera importante – ha commentato Enrico Chiesa, presidente di Confagricoltura Piacenza - dato che l’accordo sulle priorità e le tematiche era stato individuato da tempo, ma il mancato riparto delle risorse economiche, di fatto, bloccava l’Unione Europea nell’approvazione del Piano di Sviluppo Nazionale”. Da questo momento le regioni hanno tre mesi di tempo per inviare a Bruxelles la bozza dei nuovi PSR e gli uffici comunitari avranno, a loro volta, novanta giorni per approvare le proposte. “Entro luglio dovremmo poter avere il nuovo PSR - spiega Chiesa - che originerà i piani operativi di cui potremmo avvalerci dall’inizio del 2015”. Per il nostro Paese, complessivamente, il valore dei fondi sarà di 20,85 miliardi di euro in sette anni, un miliardo e 190mila euro dei quali saranno destinati all’Emilia –Romagna, 130.000 euro in più rispetto alla programmazione precedente. “In un momento di riduzione generale dei fondi – sottolinea Chiesa - la nostra Regione ha ottenuto uno stanziamento superiore al passato perché ha dimostrato di poter allocare le risorse con efficienza. Piacenza, in particolare, all’interno della Regione, ha mostrato un’ottima capacità di spesa utilizzando efficacemente le possibilità messe in campo per sostenere la competitività del settore primario. In un momento in cui è difficile ottenere finanziamenti dalle banche, avere questi fondi pubblici è fondamentale per le imprese che hanno necessità di fare investimenti. Ora – prosegue Chiesa – vorremmo che la premialità rispettata su scale regionale venisse calata anche su scala provinciale. Partita questa, con riferimento alla quale non nascondiamo la nostra preoccupazione, anche in virtù della sorte incerta delle Province”. La prossima programmazione, infatti, prevede bandi regionali e la preoccupazione che possa andare perso il “modello Piacenza” che ha fatto scuola in questi anni è più che fondata. “L’efficienza mostrata nella nostra provincia – sottolinea Chiesa – è il risultato di un tessuto economico sano, in cui le imprese, a fronte di sacrifici, non hanno cessato, neppure in questi anni faticosissimi, di investire, istaurando con le istituzioni, in particolar modo con l’amministrazione provinciale e con le associazioni una collaborazione proficua al servizio dell’agricoltura piacentina. Come Bruxelles ha inteso premiare le regioni virtuose, ora è bene che sia riconosciuto anche il risultato dei singoli territori. Non nascondo infine – conclude Chiesa - una nota di scetticismo sulla maggiore contribuzione statale laddove l’Unione Europea ha deliberato di erogare minori risorse a fronte di una dimostrata incapacità di spesa, mi riferisco al sud del Paese. Questa decisione sottrarrà risorse pubbliche senza alcuna garanzia che possano essere utilizzate efficacemente”.

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