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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Agricoltura: siglato l’accordo per il pomodoro da industria. Arata: bisogna accontentarsi

Prevede un prezzo base di 85 per Tonnellata (86 se si considera 1Euro per i servizi), a fronte degli 85 euro concordati l'anno scorso, e una scaletta di parametri qualitativi già rinnovata nei mesi scorsi che accoglie in parte le richieste dei produttori agricoli

Finalmente dopo lunghe trattative che in pratica duravano da quasi sei mesi, è stato firmato l'accordo quadro 2013 Nord Italia per il pomodoro da industria. Prevede un prezzo base di 85 per Tonnellata (86 se si considera 1Euro per i servizi), a fronte degli 85 euro concordati l'anno scorso, e una scaletta di parametri qualitativi già rinnovata nei mesi scorsi che accoglie in parte le richieste dei produttori agricoli.

“Non è certo il massimo- commenta il presidente dell’associazione dei produttori Asipo Filippo Arata- ma in questo momento ci si deve accontentare. Resta comunque da verificare come evolverà la campagna che, a causa delle avverse condizioni atmosferiche parte in salita, senza che si possano ipotizzare i dati delle produzioni. In ogni caso un dato quasi certo è la diminuzione degli ettari investiti di almeno il 15 per cento”. Le cause: sicuramente il costante aumento dei costi di produzione e le “sirene” di altre coltivazioni, soprattutto cereali che lo scorso anno hanno consentito di realizzare buoni guadagni. Trattandosi però di comodity, il loro prezzo soggiace e variabili sempre più connesse con il mercato mondiale.

Intanto però finalmente è arrivato il nuovo accordo: si lamentano gli industriali che devono fronteggiare un mercato sempre più difficile, con la concorrenza spagnola, che riconosce prezzi decisamente inferiori; non esultano neppure i produttori, sempre alle prese con costi produttivi in progressivo aumento. Sta di fatto che però questo  accordo, consente di garantire la conservazione di una consolidata filiera produttiva che assicura, grazie alla professionalità dei produttori ed alla rinnovata tecnologia dei trasformatori, una qualità inimitabile.

Non a caso Pier Luigi Ferrari, Presidente dell’O.I. Distretto del Pomodoro da Industria  – Nord Italia, si è detto molto compiaciuto per l’intesa per il Contratto Quadro d’Area Nord Italia per l’anno 2013, “frutto dell’impegno degli operatori della filiera. Compito dell’O.I. è provvedere alla predisposizione degli strumenti operativi per la campagna, nell’interesse della filiera per mantenere l’alta qualità del prodotto e per migliorare la competitività verso gli altri territori produttivi. Lunedì 22 aprile si terrà a Parma l’Assemblea dei soci dell’O.I. nella quale verranno esposti i risultati della concertazione sulle linee strategiche di coordinamento di filiera”.

L’accordo d'area riguarda le zone vocate del Distretto Nord Italia, concentrate per lo più tra Emilia e bassa Lombardia, ma servirà come riferimento anche per le aree del Centro-Sud, in particolare tra Puglia e Campania.
La trattativa era partita da prezzi distanti. Le Op chiedevano 88 euro, contro gli 82 che l'industria era disposta a concedere. Questo tenuto conto delle crescenti difficoltà del mercato internazionale e di condizioni meteorologiche caratterizzate da intense piogge che quest'anno stanno ritardando le operazioni di semina.

Tra le norme sottoscritte dalle parti, l'impegno a rispettare quanto previsto dall'articolo 62 del "decreto liberalizzazioni", con pagamenti entro 30 giorni del mese successivo alla consegna, e a riconvocare il tavolo della contrattazione per raggiungere un nuovo accordo l'anno prossimo entro il 15 febbraio.

camisa squeri-2Presente anche Unionalimentari Confapi Piacenza rappresentata da Dott. Gabriele Zanelli, dal Dott. Dario Squeri e dal Dott. Gianmario Bosoni, con le Organizzazioni dei produttori agricoli. Unionalimentari Confapi Piacenza che con Steriltom ed Emiliana Conserve, rappresenta oltre il 25% del pomodoro trasformato nel Nord Italia, ha ritenuto, nonostante un aumento concesso alla parte agricola di circa l’10% in più rispetto allo scorso anno, di sottoscrivere il suddetto accordo al prezzo di € 86/tonn. con i nuovi parametri di qualità richiesti dalle associazioni agricole. Tale prezzo comporterà notevoli sacrifici da parte delle aziende industriali che dovranno affrontare la concorrenza estera, in particolare spagnola, che riconosce prezzi decisamente inferiori pari a circa 75-76€/tonn.

Le industrie piacentine - hanno osservato Dario Squeri e Gianmario Bosoni di Steriltom ed Emiliana Conserve – i quali hanno accettato tale sacrificio innanzitutto per dare continuità ai loro programmi di sviluppo che vedono le due aziende in continua crescita a livello di fatturato e di penetrazione di mercati esteri; la seconda ragione che ha spinto Unionalimentari Confapi a sottoscrivere tale accorto è quella di dare continuità e certezza di programmazione e sviluppo alla parte agricola ed alla cultura del pomodoro nella nostra provincia che rappresenta in questo momento di grande crisi uno dei pochi settori forti ed in espansione del territorio piacentino.

Soddisfatto il Presidente di Confapi Piacenza, Dott. Cristian Camisa: “nonostante l’aggravio di costi per le nostre aziende di trasformazione, sono felice che si sia raggiunto un accordo che permetta di tenere unita la filiera e dare una prospettiva all’intero territorio piacentino in un momento di così grave crisi. Il Pomodoro è rimasto una delle pochissime certezze del nostro territorio e sarebbe stato imperdonabile non raggiungere un accordo con la parte agricola”.

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