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Economia

Agroalimentare, capire nuovi scenari e consumi significa crescere

Un incontro presso Musetti a Pontenure promosso dal Comitato 100 sapori

Come disse Coco Chanel (frase ricordata dal prof. Sebastiano Grandi della Facoltà di Economia e Giurisprudenza), “per essere insostituibili, bisogna essere diversi”: è ciò che dovranno provare a fare le nostre aziende, se vogliono sopravvivere su un mercato che cambia con una velocità talmente incredibile che sta cominciando ad essere veramente complicato adattarvisi. Il Comitato 100 sapori che sta cercando di coagulare il meglio della realtà agro-alimentare piacentina e sta studiando le contromosse non solo in vista di Expo 2015, ma soprattutto per il dopo; lo fa anche riunendo i soci, che rappresentano il variegato mondo imprenditoriale dell’agro-alimentare, presso alcune delle aziende più significative del territorio.

Stavolta tocca a Musetti, azienda leader del caffè in Italia, con alle spalle 80 anni di storia imprenditoriale, “sempre più internazionale grazie anche- come ha ricordato Lucia Musetti- al Consorzio Piacenza Alimentare che ancor oggi opera proprio in questa prospettiva, tanto che il fatturato dell’azienda è salito da 16 a 22 milioni di Euro.

“Si tratta di un segnale importante- ha commentato il prof. Daniele Fornari dell’Università Cattolica di Piacenza che ha coordinato l’incontro- perché, anche in un momento di crisi, c’è chi sa distinguersi”, “nonostante- ha annotato il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti nel suo saluto- un sistema burocratico che fa di tutto per frenare lo slancio verso l’estero delle aziende”.

“Dobbiamo essere consapevoli- ha spiegato Fornari- che il mondo è cambiato e dobbiamo prendere atto che c’è spazio per realtà aziendali che possono crescere; ma per questo dobbiamo conoscere ed organizzarsi al meglio”.

Fornari ha sviscerato una serie molto significativa di dati da cui si evince che la ripresa sarà molto tiepida; “si punterà ad un consolidamento delle marche puntando sulla fiducia di un consumatore sempre più anziano, che va conosciuto nei suoi modelli di consumo ed acquisto; è un consumatore sempre più razionale, emancipato, mentre le famiglie hanno realizzato in questi anni strategie di risparmio riducendo gli sprechi. Molte le preoccupazioni per il futuro che determinano sovente un rinvio degli acquisti nei quali conta sempre di più la qualità della vita”.

“Per andare all’estero- ha precisato Grandi- bisogna conoscerlo. Oggi è in auge la promozione, ma nonostante la pressione si è venduto meno. E’ uno strumento anticrisi e c’è disponibilità a cambiare marca. Si utilizzano 8 miliardi di volantini, ma per fortuna cresce l’on line; si punta alla condivisione con il consumatore, in una nuova dimensione dove, le piccole aziende, coinvolgono maggiormente soprattutto per la loro storia. Le città cresceranno esponenzialmente perché la gente vuole stare insieme e bisogna prendere atto anche di questo. E paradossalmente anche le ossessioni e le passioni individuali potranno diventare uno strumento di promozione”.

Analisi oggetto di numerosi interventi dei presenti, perché fare squadra, significa anche discutere e chiarirsi le idee prima di progettare con il dovuto consenso.

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