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Alta Velocità: Reggio viene potenziata, a Parma ok allo studio di fattibilità

Il ministro De Micheli dà il via libera per il potenziamento dell’alta velocità a Reggio Emilia. Lo studio di fattibilità per una fermata Tav a Baganzola (Parma) si farà, ma la stessa De Micheli preannuncia già la complessità dell’operazione

La stazione alta velocità Mediopadana di Reggio Emilia verrà potenziata. L’accordo è stato messo nero su bianco dal ministro dei trasporti, la piacentina Paola De Micheli, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e la dirigenza di Rfi. Rfi – riporta “Il Resto del Carlino” - conferirà 2,1 milioni di euro al Comune per investimenti volti al potenziamento della stazione Tav che si è reso necessario negli anni visto il boom di passeggeri (da 12 treni al giorno dall'inaugurazione nel 2013 agli oltre 75 convogli a febbraio 2020, con una stima di 4.000 passeggeri quotidiani che transitano dalla stazione). «Nel dettaglio – riporta sempre il Carlino - l'accordo prevede la realizzazione di una nuova viabilità a servizio del lato est della stazione, attualmente non raggiungibile, che grazie ad un sottopassaggio condurrà ad una nuova area parcheggio (gestita da Terminal One, società privata costituita da importanti imprenditori reggiani che hanno a loro volta stretto una partnership col Comune) per 1.300 posti auto in più entro il 2021. Stalli che si aggiungeranno ai 1.120 in corso di realizzazione dall'Amministrazione (lavori conclusi entro fine anno) per un totale dunque di oltre 2.400 parcheggi. Una soluzione per rispondere al problema della sosta, una criticità forte negli scorsi anni attorno alla Mediopadana». Nel documento siglato fra Comune e Rfi infine è prevista anche la progettazione e successiva valorizzazione commerciale e promozionale degli spazi interni alla stazione, ma anche la riqualificazione del casello autostradale A1 di Reggio Emilia.

“Repubblica” dà conto della situazione a Parma, che aveva chiesto una sua fermata dell’alta velocità a Baganzola. De Micheli da una parte conferma l'intenzione di procedere a uno studio di fattibilità, dall'altra ricorda che una stazione in linea fra Milano e Bologna è già operativa e occorre ponderare bene costi e benifici complessivi di un intervento ulteriore lungo la linea. «Parma ha chiesto, e io avevo assentito a questo e abbiamo peraltro cominciato a lavorare con Rete ferroviaria italiana, di provare a immaginare uno studio di prefattibilità su una fermata dell'alta velocità, a servizio sostanzialmente del polo fieristico. Noi faremo questo studio fattibilità», ha detto De Micheli a Reggio. «Ma è del tutto evidente che noi abbiamo una stazione in linea e dobbiamo tener conto dei costi benefici del tutto, non tanto del costo puntuale di un'eventuale nuova stazione, ma del fatto che i treni per fermarsi determinano un rallentamento complessivo. Bisogna valutare l'impatto che c'è sul resto della rete, non solo quella puntuale». Lo studio di fattibilità si fa, ma sembra già accantonata l’ipotesi di realizzare a Parma la Tav. «La Mediopadana – ha aggiunto il sindaco di Reggio Luca Vecchi - non è solo la stazione di Reggio Emilia, ma anche di Parma, Piacenza, Modena, Mantova e forse anche Verona, cioè di un ambito mediopadano in cui ha avuto un senso trasportistico localizzare qui l'unica stazione in linea».

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