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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Aop Latte Italia: più forza contrattuale per i produttori in Italia ed Europa

La piacentina Agri Piacenza Latte protagonista di questo progetto di concentrazione di oltre 10 milioni di quintali con altre Organizzazioni di prodotto di Lombardia e Piemonte. Si punta al raddoppio del latte gestito entro il prossimo triennio

C’è una grande novità che caratterizza il “pianeta latte” italiano: si è infatti costituita ieri, martedì 8 settembre, la prima AOP italiana (associazione organizzazioni di prodotto) del settore lattiero caseario: è stata denominata AOP LATTE ITALIA ed avrà la sede legale a Montichiari. Oltre mille i soci raggruppati nelle O.P aderenti, ovvero Agrilatte, Latte Indenne e Santangiolina per la Lombardia, Agri Piacenza Latte per l’Emilia Romagna (ma il Consorzio è riconosciuto anche dalla regione Lombardia) e Piemonte Latte per la Regione Piemonte. In pratica 10 milioni di quintali di latte (poco meno del  10% del latte italiano),di cui oltre 7 milioni di quintali destinati a DOP (principalmente Grana Padano). Con l’obiettivo, ben chiaro, di raggiungere, entro il prossimo triennio, almeno 20 milioni di quintali di latte gestito.


Infatti- come ha evidenziato il neo- presidente Carlo Mizzi di Lodi amministratore di Santangiolina – questa AOP che è stata progettata per avere un ruolo prettamente economico, cercherà in tutti i modi e con ogni mezzo a disposizione di valorizzare al meglio il latte dei suoi oltre 1.000 soci ma “siamo aperti tutte le Op italiane che detengono il prodotto e che decideranno di condividere il nostro percorso”.


Il consiglio di amministrazione che affianca il Presidente sarà formato da dieci allevatori, con tre vicepresidenti: Guido Bardi (Agri Piacenza Latte) per l’Emilia Romagna, Michele Cerutti (Piemonte Latte) per il Piemonte, e Francesco Martinoni (Latte Indenne)  per la Lombardia. Nel consiglio anche Marco Lucchini presidente di Agri Piacenza latte. La direzione, per i primi tre anni, è stata affidata a Marco Ottolini attuale direttore di Agrilatte mentre il direttore di Agri Piacenza latte Roberto Arata (con lui Giorgio Fontana di Santangiolina) provvederà al supporto tecnico.
“Si tratta insomma- sottolinea il vicepresidente Bardi- di una forte risposta alla grave crisi che ha investito tutto il mondo del latte europeo; questo momento impone un cambio di strategia e di passo fondamentale per invertire la tendenza. Non a caso la prima iniziativa che affronteremo insieme sarà quella del prossimo rinnovo dei contratti dove ci presenteremo uniti alle trattative”.


“Questo perché l’aggregazione- ha ribadito il Presidente Carlo Mizzi- pensiamo sia una delle strade fondamentali per cominciare a ragionare di alcuni progetti come i fondi mutualistici e le assicurazione sui mancati redditi che richiedono grandi numeri. La nostra AOP latte Italia si pone come capofila  per sperimentare e cercare di far partire questi progetti che possano portare un po’ di sollievo ai nostri soci allevatori. Naturalmente non si tratta dell’unico progetto che vogliamo portare avanti. Chiediamo che venga affrontato con serietà e senza più nessun tipo di ritardo anche il discorso dei costi di produzione che in Italia sono ancora troppo alti per i nostri allevatori tagliando drasticamente la burocrazia che opprime le nostre aziende”. 


“La AOP latte Italia- chiarisce Roberto Arata- risponde anche agli auspici Ue per forti aggregazioni di prodotto per potere aumentare il potere contrattuale e per divenire importanti interlocutori sia con la trasformazione, che con le istituzioni, perché le pressanti problematiche del settore devono essere affrontate, discusse e risolte da chi gestisce direttamente il prodotto dei soci; non da ultimo intendiamo portare un determinante contributo anche nell’elaborazione dei piani produttivi che vengono periodicamente varati dai Consorzi di tutela”.
  

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