Viviamo in una delle zone con più alto inquinamento atmosferico d’Europa. La Pianura Padana ha oggettive difficoltà, determinate anche dalla conformazione orografia, a smaltire l’inquinamento che produce, ma ci mette del suo classificandosi come una delle aree, sempre a livello europeo, a più alto traffico su gomma. Anche il riscaldamento domestico ha le sue responsabilità, per questo motivo è bene utilizzare caldaie efficienti.  

Di questo ha parlato Pier Mannuccio Mannucci al primo appuntamento delle Cene con la Scienza che si è tenuto venerdì scorso, 9 maggio, alla Finestra sul Po di San Nazzaro.  Mannucci è attualmente Direttore Scientifico dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico  ed è stato ordinario di Medicina Interna dell’Università Statale di Milano oltre ad aver diretto la Clinica Medica presso la Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore di Milano ed essere stato insignito, a livello internazionale, di vari premi scientifici. L’intervento del professore ha riscosso notevole interesse di pubblico in una cornice, quella dell’agriturismo sul fiume, davvero suggestiva. I numeri illustrati non sono rassicuranti.

«Il limite ideale delle particelle inquinanti nell’aria – ha sottolineato Mannucci – dovrebbe essere zero, ma questo non è possibile. L’Unione Europea ha applicato soglie davvero accomodanti, consentendo concentrazioni di Pm10 e Pm5 che sono all’incirca doppie rispetto ai parametri raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ed utilizzati in America. Con i parametri di oggi abbiamo, a causa dell’inquinamento circa 450 morti l’anno in Lombardia, sarebbero 307 se solo si rispettassero i parametri dell’OSM. Il 2013 è stato l’anno dell’aria e la comunità scientifica si aspettava che i parametri  europei d’inquinamento ammesso fossero rivisti al ribasso, così non è stato, probabilmente anche a causa della crisi: inquinare meno – ha ammesso il professore - significa investire e ammodernare e pertanto costa». 

Mannucci non ha mancato di dare qualche consiglio pratico come andare a piedi ed usare mezzi pubblici e bicicletta. «I genitori – ha sottolineato – avvelenano i propri figli portandoli a scuola in macchina e sostando nei pressi degli edifici. Negli orari di punta l’aria è irrespirabile, tanto che consiglio anche agli anziani che hanno delle patologie cardiache, di evitare i percorsi vicino alle scuole al momento dell’ingresso e dell’uscita dei ragazzi. La concentrazione di polveri inquinanti potrebbe scatenare fenomeni acuti come broncospasmo e infarto.  In casa, per ridurre l’inquinamento indoor è meglio rinunciare a fumare, non usare caminetti aperti e moderare l’uso dei fuochi».

 «Pensiamo anche a quanto negli anni è migliorato – ha detto Michele Lodigiani, deus ex machina delle Cene con la Scienza ed ex presidente di Confagricoltura Piacenza – all’incidenza dell’inquinamento industriale sul mix generale, ridotto negli anni ed al crollo degli inquinanti immessi dai mezzi di trasporto per il miglioramento avvenuto nei carburanti e nei motori. Dal progresso scientifico – ha concluso Lodigiani - sono venute, stanno venendo e verranno le soluzioni vere ai problemi dell’inquinamento e le cose che ho appena citato lo dimostrano. Ringrazio il professore per il suo intervento, utile anche ai fini pratici ed estremamente chiaro e grazie anche per la disponibilità dato che ci lascia distribuire gratuitamente il suo libro “Aria da morire”. Il ciclo di incontri organizzato da Confagricoltura Piacenza ed Agriturist, che per la sua quinta edizione è dedicato ad “Aria, Acqua, Terra, Fuoco - Il presente e il futuro degli elementi fondamentali” , proseguirà  venerdì 23 maggio  con  Mario Palazetti  che parlerà (sempre alle 19.00) di “Tutto Giù per terra: il biosequestro del carbonio nel terreno” all’Agriturismo La Cà a Bassano di Rivergaro.