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Consorzio vini Doc colli piacentini proiettato verso il futuro

Il 18 giugno si è tenuta l’assemblea di bilancio. Nel corso dell’incontro è stato illustrato il quadro internazionale e locale, tracciato per mano del presidente del Consorzio Vini Doc Roberto Miravalle

Un Consorzio vini Doc colli piacentini proiettato verso il futuro, quello che è emerso nell’assemblea dei soci svoltasi stamattina, con quattro fondamentali missioni prospettate dal presidente Roberto Miravalle: alleggerire i costi della struttura e modernizzarla, creare una “casa comune” con altri organismi analoghi per evitare dispersione di energie e di risorse, applicare veramente l’erga omnes anche ai fini di una promozione di cui da sempre godono non solo i soci ma tutti i produttori, ed infine adeguare alcuni disciplinari, ovvero quello per l’Ortrugo (alla nuova dizione di Ortrugo dei Colli piacentini) e per la Bonarda (che si potrà chiamare così al posto di croatina). Nel corso dell’assemblea si è provveduto al rinnovo del Consiglio di amministrazione. Ne entrano a far parte per i viticoltori Tavazzi Giovanni Paolo; per i vinificatori Michelotti Stefano, Carlappi Franco, Maserati Gianluca, Miravalle Roberto, Terzoni Marco. Per gli Imbottigliatori Fornasari Gianpaolo, Rossi Gianfranco, Bassanini Carlo, Campana Patrizio, Azzali Chiara, Sindaci Effettivi: dottor Paolo Arata, dottoressa Michela Filippi, Dott. Francesco Avella. Sindaci Supplenti: Marco Gatti, Giuliano Leonardi. A breve si svolgerà un consiglio di amministrazione dove verrà eletto presidente e vice. Miravalle ha illustrato la situazione internazionale dei mercati da cui emerge un equilibrio tra produzione e consumi, con prospettive di crescita per Cina ed Usa, quantitativi che saranno totalmente assorbiti dal mercato interno che, soprattutto per la Cina, rimane un importantissimo serbatoio per il nostro export. È crollato il consumo pro capite in Italia (da 122 litri pro capite nel primo dopoguerra, agli attuali 37 litri), ma anche nella Ue. «Ma è stato soprattutto - ha spiegato Miravalle- un cambiamento culturale perché oggi il consumo è soprattutto “occasionale”, mentre consumatori di età più avanzata restano quelli “quotidiani”. Di fronte a questi mutamenti è necessario adeguare la programmazione futura, con un’offerta in linea con la domanda.
A Piacenza il settore ha tenuto, i prezzi sono calati e pertanto, contraendosi anche qui i consumi, è necessario allargare il mercato. Le imprese sono state resilienti di fronte alla crisi, hanno mantenuto le buone potenzialità e la loro vitalità e crescita qualitativa costante che è stata magnificamente riconosciuta dai numerosissimi premi ottenuti al recente Vinitaly, uno stimolo a proseguire su questa strada». Miravalle ha poi ricordato le numerose azioni promozionali portate avanti dal Consorzio ed a tal proposito ha appunto auspicato maggior collaborazione con gli altri Consorzi nelle manifestazioni in cui è coinvolto l’agro-alimentare piacentino. «Il Consorzio - ha sostenuto Miravalle - continuerà a promuovere l’approccio ai nuovi mercati, interni, europei ed internazionali. L’aiuto della Camera di Commercio diventa particolarmente strategica a supporto e guida delle imprese vitivinicole piacentine oggi pericolosamente situate al bivio tra sviluppo e decadimento».
 

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