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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Assemblea legislativa Emilia Romagna, Coldiretti: «Urge risolvere il problema delle imitazioni del Parmigiano»

«Dal dibattito è emerso in modo forte la necessità che le istituzioni regionali presidino con attenzione il rischio del furto di identità del Parmigiano Reggiano, che è sotto attacco da parte di prodotti di imitazione»

Prima riunione dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna dopo l’inaugurazione dell’Expo interamente dedicata a questione agroalimentari, in particolare a questioni di rilevanti attualità come il problema del prezzo del latte alla stalla e la situazione di mercato del Parmigiano Reggiano. Lo sottolinea con soddisfazione Coldiretti regionale, esprimendo apprezzamento per l’attenzione che gli amministratori regionali hanno dato ai problemi che Coldiretti stessa aveva portato in piazza a Bologna il 5 marzo scorso. «In assemblea regionale – comunica Coldiretti – l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, ha risposto in modo puntuale alle quattro risoluzioni presentate alla Giunta regionale da vari consiglieri, la prima firmata da Galeazzo Bignami di Forza Italia, Gianni Bessi, Paolo Calvano, e Manuela Rontini del Pd, Giulia Gibertoni di M5S e Alan Fabbri (Lega) cui si sono aggiunti Enrico Aimi (Fi) e Tommaso Foti (Fdi), la seconda risoluzione della Lega Nord, la terza del Movimento 5 stelle e la quarta di Tommaso Foti (Fdi), tutte approvate all’unanimità».

«Dal dibattito – sottolinea Coldiretti – è emerso in modo forte la necessità che le istituzioni regionali presidino con attenzione il rischio del furto di identità del Parmigiano Reggiano, che è sotto attacco da parte di prodotti di imitazione non solo a livello internazionale, ma molte volte anche sul territorio nazionale e regionale. Forte richiamo dell’Assemblea alla necessità dell’indicazione obbligatoria in etichetta dell’origine del latte, anche per quello a lunga conservazione, come sostiene da sempre Coldiretti». Infine Coldiretti afferma che «L’Assemblea ha anche riconosciuto il ruolo fondamentale degli agricoltori e degli allevatori quali custodi e presidio del territorio, soprattutto nelle aree montane più disagiate, dimostrando con questa posizione di aver recepito appieno il documento del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea che indica il presidio del territorio come elemento qualificante per il futuro del settore lattiero-caseario».

«Difendere il nostro latte – conclude Coldiretti Emilia Romagna – significa difendere un sistema che in Emilia Romagna garantisce 20 mila posti di lavoro e una produzione lorda vendibile di mille milioni di euro. La chiusura di una stalla non significa però solo perdita di lavoro e di reddito ma anche un danno perché il 50 per cento degli allevamenti si trova in zone montane e svantaggiate e svolge un ruolo insostituibile di presidio del territorio».

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