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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Aumentano del 33% le erogazioni della Fondazione per il 2022: 6 milioni di euro

Il presidente Reggi illustra il suo programma. Lo sconto sull’Ires permette alla Fondazione di allargare il campo d'azione sul territorio da 4,6 a 6 milioni: «La fetta più grande al welfare. A dicembre pronto il progetto di recupero dell’ex convento di Santa Chiara»

A quattro mesi dalla sua elezioni, dopo un confronto con sindaci, associazioni ed enti del territorio, Roberto Reggi svela la sua strategia. In un incontro pubblico organizzato a palazzo Xnl, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha voluto illustrare i suoi intenti. «Il Documento programmatico previsionale (Dpp) è in pratica è il nostro bilancio preventivo – ha esordito Reggi, che non dimentica mai di essere stato sindaco per dieci anni –, spiega quello che vogliamo fare il prossimo anno. Il punto di partenza è il patrimonio: abbiamo il dovere di conservarlo e incrementarlo».

Ma a quanto ammonta questo patrimonio? Si parla di 368 milioni di euro «da far fruttare per avere le risorse necessarie per rispondere ai progetti». Soldi che, di anno in anno, generano un profitto grazie a partecipazioni bancarie, investimenti finanziari e investimenti nell’economia reale. Questa gestione del portafoglio genera degli attivi. «Dovevamo erogare 4,6 milioni di euro nel 2022, invece avremo a disposizione un 33% di risorse in più: saranno 6 i milioni da distribuire sul territorio». Cos’è successo? «Soprattutto grazie al taglio del 50% dell’Ires (l’imposta sui redditi delle società), erogheremo 6 milioni di euro».

Reggi ha poi ribadito i tre obiettivi strategici, individuati ascoltando il territorio: servizio alle persone, accompagnamento delloDSC_0778-2 sviluppo, migliore qualità della vita. Tradotto? «Sostegno alla rete di welfare promuovendo l’inclusione, mentre il sostegno a persone e territori fragili deve accompagnarsi allo sviluppo economico».

Le priorità? «Proseguire – ha aggiunto Reggi - i progetti già avviati: emporio solidale, protocollo Alzheimer, progetto Piacenza (le rette calmierate nelle case di riposo), sostegno alla montagna. Vogliamo agire in co-progettazione. Raccoglieremo nuove idee con un bando che promuova il lavoro in rete tra le associazioni».

Il presidente dell’ente di via Sant’Eufemia ha snocciolato alcuni punti del suo programma. Contrasto all’emergenza abitativa con progetti di social housing. Sostegno alla medicina territoriale. Orientare più giovani e in particolare le ragazze verso gli istituti tecnici: «ci vuole più professionalizzazione, devono aumentare gli iscritti alle lauree tecniche». Sostegno alla facoltà di medicina. Promozione della cultura sportiva: «nessuno deve rinunciare allo sport per ragioni economiche». Restauro del patrimonio culturale. Sulla cultura Reggi ha voluto precisare una premessa: «Tutti gli eventi culturali devono però guardare verso la formazione di bambini e studenti».

Un’altra puntualizzazione del presidente ha riguardato la “bilancia” delle erogazioni. Il welfare, su quei 6 milioni da stanziare nel 2022, sarà maggiormente premiato rispetto agli altri settori: «è una scelta di fondo, strategica».

Il presidente si è soffermato ancora nell’evidenziare alcuni progetti bandiera, come l’emporio solidale. «Dobbiamo consolidarlo, qua tra alcune settimane inaugureremo la sede dello Svep, il centro servizi per il volontariato».

E palazzo Xnl? «Deve continuare la sua attività e il Conservatorio verrà ospitato qui nel seminterrato con la musica elettronica. La sala nella quale parliamo sarà uno spazio dedicato all’arte cinematografica con la Fondazione “Fare Cinema”».

Un altro grande progetto è il recupero dell’ex convento Santa Chiara. «Una parte della struttura del 1200 – ha ricordato Reggi - è crollata nei giorni scorsi. Abbiamo in mente un grande progetto di riqualificazione urbana. Ospiterà i giovani universitari – ce lo hanno chiesto tutti i direttori delle facoltà piacentine– e alcune residenzialità per i soggetti fragili, il cosiddetto progetto del “Dopo di Noi”. A dicembre presenteremo il progetto di recupero, inviteremo tutta la cittadinanza».

Ospite dell’incontro a palazzo Xnl era l’ex ministro Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo e di Acri, l'organizzazione che rappresenta le stesse fondazioni. «In questa fase di Pnrr – ha detto - proprio le fondazioni si trovano nella condizione di intervenire maggiormente soprattutto nei restauri, in operazioni più grandi che coinvolgono le istituzioni».

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