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Venerdì, 19 Aprile 2024
Consumatori

Aumento dei costi del carburante, Adiconsum: «Evitare speculazioni e ridurre le accise»

L’allarme dell’associazione: «Un pieno di benzina costa in media 8,9 euro in più rispetto a fine dicembre, il che equivale a una maggiore spesa, su base annua, di circa 220 euro ad automobilista»

«Continuano a lievitare gli importi del pieno di carburante, sia esso benzina o diesel». A intervenire sul tema Adiconsum Cisl Parma Piacenza. «Indubbiamente un fatto vero anche nel nostro territorio - fa notare il presidente Aurelio Carlo Vichi - e non solo a causa di quanto sta accadendo nel conflitto tra Russia e Ucraina, che influisce sul prezzo finale. Altri aumenti sono dovuti al modo in cui vengono calcolati i prezzi dei carburanti, e mi riferisco a tutte le accise. Oltre a questo, sono possibili speculazioni, infatti a distanza di pochi chilometri vediamo differenze significative dei costi alla pompa». «Adiconsum, come le altre associazioni dei consumatori – precisa la nota - è preoccupata dall'incremento del prezzo dei carburanti che complica ulteriormente la vita dei cittadini, vista anche l'altra inflazione che assottiglia sempre di più le capacità di spesa delle famiglie».

«Adiconsum Parma e Piacenza - sottolinea Vichi - chiede e sollecita le autorità competenti a vigilare, affinché non si verifichino situazioni improprie da parte dei soggetti interessati alla vendita dei prodotti petroliferi».«Un pieno di benzina – aggiunge il comunicato dell’associazione - costa in media 8,9 euro in più rispetto a fine dicembre, il che equivale a una maggiore spesa, su base annua, di circa 220 euro ad automobilista». «Se a questo aumento aggiungiamo che le famiglie piacentine, come del resto quelle di tutta Italia, hanno dovuto sborsare a causa dell'incremento del carrello della spesa nel 2022 oltre 500 euro in più rispetto all'anno precedente, e questo riferito solo agli alimentari, e se aggiungiamo poi i maggior costi per le bollette di luce e gas, non c'è - conclude Vichi - molto da stare allegri: la gestione dei bilanci familiari diventa ardua e complicata».

«Il rialzo dei carburanti - riconosce Adiconsum - era atteso: come effetto dell'aumento delle accise, ma al netto della maggiore tassazione, la componente di prezzo che non risente di Iva e accise, avrebbe dovuto scendere per effetto del calo delle quotazioni del petrolio». Perciò la sollecitazione di Adiconsum alla politica a muoversi per evitare speculazioni e a provvedere alla riduzione delle accise.

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