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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Primo maggio, le sigle: «No a bonus e card, ben venga la ridistribuzione del reddito»

Presentate alla Camera del lavoro le iniziative per la festa del lavoratori. Salerno (Cisl): «Ci auspichiamo di stringere al più presto un accordo con Confindustria per evitare nuovi licenziamenti». Per il Primo maggio corteo con la banda Ponchielli e comizio - a nome di tutti i sindacati - del segretario della Cgil Copelli in piazza Cavalli

borotti-copelli-e-salernoAl bando le incomprensioni nazionali. Per il Primo maggio, festa dei lavoratori, le sigle sindacali piacentine marciano compatte per ridare «dignità al lavoro». È questo, infatti, il titolo scelto per l’evento che si snoderà a partire dalle 8 e 30 tra via Caduti sul Lavoro - in cui verranno ricordate le morti bianche -, piazzale Genova e piazza Cavalli, dove Gianni Copelli, segretario provinciale della Cgil, alle 10 e 30 terrà un comizio anche a nome di Uil e Cisl. Un segnale, forte e chiaro, che travalica divisioni e mal di pancia tra sindacati, «perché al centro ci deve essere sempre il lavoratore».

 BONUS E CARD? «NON SERVONO» - «Questo Primo maggio - attacca Copelli, che ha presentato la giornata stamattina alla Camera del lavoro - ha un grande valore, anche per il particolare periodo in cui ci troviamo. Noi stiamo facendo il massimo per aiutare chi è in difficoltà, con gli ammortizzatori sociali, anche, a volte, in sostituzione del Governo. La cassa integrazione ordinaria è aumentata del 1000% rispetto a gennaio, e questo è un dato su cui riflettere». Concorde il parere di Massimiliano Borotti, della Uil, che segnala «gli interventi di Provincia e amministrazione comunale» per tamponare gli effetti della recessione a Piacenza. «I dati d’occupazione dell’Emilia Romagna - prosegue Gianni Salerno, segretario provinciale della Cisl - rimangono migliori rispetto ad altre regioni, anche se sono sempre preoccupanti. Localmente, puntiamo a stringere un accordo con Confindustria per evitare licenziamenti di personale, salvaguardano il più importante patrimonio delle aziende, cioè le persone». Anche sugli interventi da attuare le idee non mancano. «È una crisi di domanda. I bonus e le card? Non servono a molto - continua Salerno -. Bisogna, invece, agire in ambito fiscale, ridistribuendo il reddito».
  
UNA MESSA PER I LAVORATORI AQUILANI - È stata annunciata, poi, una messa, che si terrà alle 20 e 30 di giovedì 30 aprile in San Giuseppe Operaio - officiata dal vescovo monsignor Gianni Ambrosio con il parroco don Giancarlo Conte - dove verranno raccolti fondi per i lavoratori dell’Aquila colpiti dal terremoto. L’iniziativa è promossa assieme alla diocesi del capoluogo abruzzese. Non mancherà, infine, il mitico “Cuncertass” del Primo maggio, alle cooperativa Sant’Antonio in via Emilia Pavese 238: otto giovani band, dalle 15 e 30 in poi, romberanno tra rock e hip-hop nel tradizionale show.

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