Aziende partecipate: ora spetta alla Giunta tagliare
Ottimizzare le uscite, tagliando le partecipate che non hanno più un valore strategico per il Comune. Così, ieri in Giunta, l'assessore Anna Maria Fellegara, illustrava ai colleghi come far quadrare i conti ottimizzando le quote di Palazzo Mercanti
Dodici mesi. Tanto si è data la Giunta di Palazzo Mercanti per censire le aziende a partecipazione comunale, farne un bilancio, tagliare quelle che “non hanno più senso”. Posizione strategica, è questa la parola d'ordine ad avvio censimento. Le aziende di rilevanza strategica per il Comune resteranno nella lista delle imprese partecipate, le altre via. Lo ha spiegato ieri l'assessore Fellegara ai colleghi riuniti in Giunta.“Abbiamo un anno di tempo” ha detto la Fellegara, “credo sia un ragionamento da condurre con grande trasparenza”.
Mossa dettata dalla Finanziaria appena entrata in vigore, questa, ma anche dal buonsenso, visto che il bilancio 2009 si prospetta pieno di tagli. Su alcune aziende, la partecipazione del Comune è indiscussa perchè le quote mantengono interesse, ma su altre, come la Imebep (della quale Palazzo Mercati detiene il 38.5%), si prospetta il taglio. Ma non è la sola azienda che potrebbe perdere il sovvenzionamento comunale: a rischio anche l'attuale quota del 4.7% su Enìa, soprattutto in vista della (travagliata) fusione della multiutility emiliana con Iride. Nel mirino dei tagli, anche Piacenza Turismi, Sti e Tutor.
Da oggi, dunque, si procede così: ciascun assessorato, per le deleghe che gli competono, farà un inventario delle partecipate e poi, stilerà una relazione finale. Dodici mesi di tempo, per ottimizzare le risorse in uscita dalle casse comunali.
Via la partecipazione del Comune alle aziende senza rilevanza strategica |
Mossa dettata dalla Finanziaria appena entrata in vigore, questa, ma anche dal buonsenso, visto che il bilancio 2009 si prospetta pieno di tagli. Su alcune aziende, la partecipazione del Comune è indiscussa perchè le quote mantengono interesse, ma su altre, come la Imebep (della quale Palazzo Mercati detiene il 38.5%), si prospetta il taglio. Ma non è la sola azienda che potrebbe perdere il sovvenzionamento comunale: a rischio anche l'attuale quota del 4.7% su Enìa, soprattutto in vista della (travagliata) fusione della multiutility emiliana con Iride. Nel mirino dei tagli, anche Piacenza Turismi, Sti e Tutor.
Da oggi, dunque, si procede così: ciascun assessorato, per le deleghe che gli competono, farà un inventario delle partecipate e poi, stilerà una relazione finale. Dodici mesi di tempo, per ottimizzare le risorse in uscita dalle casse comunali.