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Banca di Piacenza, l'utile è a più di 12 milioni

Indice di patrimonializzazione al 19,05% (rispetto al richiesto 8,05%), raccolta in crescita dell’8,98% ed impieghi in aumento del 5,47%. Mutui erogati +54,5%. Aumentano i soci e il dividendo è di un euro ad azione

La Banca di Piacenza ha conseguito lo scorso anno, nonostante il critico periodo pandemico, un risultato d’esercizio netto di 12,3 milioni di euro. Tale risultato consente l’attribuzione ai soci di un dividendo di 1 euro ad azione, così come negli scorsi anni.

Risultati positivi della Banca locale anche dal punto di vista patrimoniale. I fondi propri di vigilanza ammontano a 305,4 milioni, e il CET1 (indice di patrimonializzazione) al 19,05%, ben superiore a quello 8,05% richiesto dalla normativa. Sul fronte della massa amministrata, il Consiglio di amministrazione presenterà all’Assemblea (convocata per il 10 aprile nella forma prevista dalla normativa anticovid) un risultato relativo alla raccolta diretta da clientela in forte aumento: la stessa è passata da 2.506,1 a 2.731,2 milioni di euro, con una crescita dell’8,98%. La raccolta indiretta è passata da 2.948,4 a 2.987,7 milioni di euro, con un aumento dell’1,33% dovuto principalmente alla crescita della raccolta gestita del 2,30% rispetto al 2019. Gli impieghi alla clientela, al netto delle rettifiche di valore, si sono collocati a 1.942,7 milioni di euro con un aumento del 5,47% rispetto al 2019. Significativo, nel 2020, l’incremento registrato nell’erogazione di mutui (+54,5%) rispetto all’anno precedente. Le sofferenze sono scese allo 0,76% del totale degli impieghi netti, in calo rispetto al 2019 e inferiori all’indice del sistema bancario (1,35%). In costante progresso, anche quest’anno, il numero dei Soci (+2,64%) e dei Clienti. In particolare, il Consiglio di amministrazione proporrà all’Assemblea della Banca di corrispondere a fine maggio - per esigenze tecniche - il credito per i dividendi 2019 vantato dagli azionisti e già iscritto a bilancio (forse dalla sola Banca locale piacentina, fra tutte: a dimostrare in modo inequivocabile la reale volontà degli Amministratori) come “debiti verso Soci”.

Inoltre, l’Assemblea sarà chiamata a pronunciarsi, in via straordinaria, sulla proposta di attribuire a ciascun azionista la possibilità di optare (in alternativa all’accreditamento in conto) per il pagamento in tutto o in parte del dividendo con l’assegnazione di azioni della Banca, nel rapporto di un’azione ogni 50 detenute (senza tassazione, a differenza dell’incasso del dividendo tassato al 26%). Il diritto di scelta potrà essere esercitato a partire dal 15 aprile e non oltre le ore 12 del 25 maggio contattando la Dipendenza ove il Socio detiene il proprio conto deposito titoli.

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