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Berni, lavoratori in sciopero: "Difendiamo il nostro posto, urge soluzione"

Presidio domani davanti all'azienda agroalimentare di Gragnanino sulla quale "non c'è certezza per il futuro" organizzato da Flai-Cgil, Fai-Cisl e la Rsa. I lavoratori: "Vogliamo sicurezze, non si possono lasciare a casa 57 persone". L'azienda ha comunicato la chiusura dell'impianto "entro fine anno"

Sciopero domani, giovedì 13 maggio 2010, davanti alla sede della Berni a Gragnanino. La dirigenza dell'azienda agroalimentare, infatti, ieri sera, nel corso di un serrato confronto fino a notte fonda con le rappresentanze sindacali, ha esternato l'intenzione di "chiudere l'attività produttiva del sito di Gragnanino entro la fine del 2010".

"CERCHIAMO L'AIUTO DELLE ISTITUZIONI" - Come proposta sul tavolo, la possibilità di assorbire la forza lavoro piacentina nell'altro stabilimento dell'azienda a Collecchio, nel Parmense. Scelta, questa, insostenibile però per molti dei 57 lavoratori "colpiti" dal provvedimento, e soprattutto per le rispettive famiglie. "Durante l'incontro di ieri - dicono i rappresentanti sindacali - abbiamo respinto la decisione di chiusura proponendo all'azienda di mantenere gli impegni presi, all'atto dell'acquisto nel gennaio 2009, per quanto riguarda gli investimenti promessi per il rilancio del sito produttivo, inoltre abbiamo proposto di attuare una sinergia produttiva tra i siti di Collecchio e di Gragnanino. Non è accettabile la chiusura di un'importante e storica realtà produttiva del nostro territorio, con la perdita di 57 posti di lavoro. Facciamo appello alle Istituzioni: Regione, amministrazione provinciale, Comune di Gragnano Trebbiense per essere a fianco dei lavoratori per la salvaguardia del posto di lavoro".

CAMBIO DI ROTTA PER COLLECCHIO - Pertanto, è stato indetto uno sciopero per l'intera giornata di giovedì 13 maggio. La decisione è arrivata dopo una "fumata nera" sulle sorte positive dell'azienda piacentine, con la proprietà che, nelle settimane scorse, non aveva mai dichiarato l'intenzione ufficiale di chiudere lo stabilimento piacentine. Evidentemente, però, le logiche di mercato (il sito di Collecchio gode di ottima salute) hanno portato a ripensare alla posizione di Gragnanino, proprio per potenziare e dedicare le energie alla struttura parmense.

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