rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Bevilacqua (Ugl): «Tradita la promessa di rinviare le scadenze fiscali, Emilia-Romagna penalizzata»

Dal 20 luglio e fino alla fine del mese 4,5 milioni di contribuenti dovranno adempiere a ben 142 scadenze fiscali

Contrariamente a quanto aveva promesso il governo Pd-M5S nei giorni più duri della pandemia da Coronavirus non è stata concessa una nuova proroga a settembre dei versamenti delle imposte, come avevano chiesto, invece, associazioni di categoria e utenti. E così dal 20 luglio e fino alla fine del mese 4,5 milioni di contribuenti dovranno adempiere a ben 142 scadenze fiscali fra acconti e saldi delle imposte sui redditi, dall'Ires all'Irap, dall'Iva alla cedolare secca ed è previsto anche il pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio, dell'imposta di bollo sulle fatture elettroniche e poi il versamento delle imposte e dei contributi previdenziali e assistenziali per i titolari di partita Iva e soci di società.

«Stiamo parlando anche di categorie professionali e piccole società che nei mesi del lockdown non hanno incassato un euro. Le tasse in scadenza peseranno sulle tasche di tanti emiliano romagnoli. E la nostra regione, in Italia, è tra quelle che sopporta il carico fiscale più oneroso. Dopo Lombardia, Val d'Aosta e Trentino siamo la regione dove si paga di più , oltre la media del Nord, che è la macro-area del Paese che versa più oneri allo Stato», commenta Tullia Bevilacqua , segretario regionale dell'Ugl dell'Emilia-Romagna.

Questo “primato” si spiega anche in ragione del fatto che il sistema tributario italiano è basato sulla progressività, ovvero: dove il livello di reddito e le condizioni economico/sociali sono migliori, come in Emilia-Romagna, anche il gettito tributario presenta dimensioni più elevate che altrove.

«Questo secondo le statistiche, che però ignorano la straordinarietà della fase storica che stiamo vivendo: le limitazioni imposte per fronteggiare il Covid-19 hanno di fatto paralizzato interi settori della nostra economia e di quella delle regioni più virtuose del Nord: si parla di perdite per un ammontare di 114 miliardi di euro soltanto nei due mesi di lockdown di marzo e aprile in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Le tre regioni italiane dove nei mesi più duri del Coronavirus si è fermato il 40% dei lavoratori italiani e il 34% delle aziende. Chiedere di onorare le scadenze fiscali come se nulla sia successo oltre che una vessazione insopportabile per le imprese che hanno sofferto il blocco delle attività è anche una scelta governativa autolesionistica: visto che si danneggiano le tre regioni trainanti per l' economia del Paese», aggiunge ancora Tullia Bevilacqua.

«Come Ugl la nostra posizione è chiara e l'ha ribadita più volte il nostro segretario generale Capone. In questa fase particolarmente drammatica per sostenere le attività produttive e favorire la ripresa economica del Paese è necessario, ma forse è meglio dire: era necessario, rinviare le scadenze fiscali fino all’autunno di quest'anno e avviare una seria ed organica riforma del fisco, introducendo subito la ‘Flat tax’ . La direzione del governo Pd-M5S , che introduce ulteriori vincoli e adempimenti burocratici, tetti sul contante e inasprimento dei controlli sui conti correnti, anziché semplificare le norme vigenti e incoraggiare la libera iniziativa economica, invece è quella che penalizzerà ulteriormente imprese e cittadini», conclude il segretario regionale dell'Ugl dell'Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bevilacqua (Ugl): «Tradita la promessa di rinviare le scadenze fiscali, Emilia-Romagna penalizzata»

IlPiacenza è in caricamento