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Bilanci Seta in rosso sia per il 2020 che per il 2021, «Serve aiuto di Stato e Regione»

Il neo presidente Nicolini alle prese con una situazione di grande difficoltà economica dell'azienda del trasporto pubblico di Piacenza, Modena e Reggio

Il Covid prima e il disastroso incendio nel deposito dei mezzi di Reggio del 17 gennaio scorso poi, rendono per Seta «di fatto impraticabile, allo stato attuale, il mantenimento dell'equilibrio dei conti 2020, delineando una situazione analoga per il 2021, tenuto conto dei tempi previsti di somministrazione del vaccino». Lo scrive il presidente Antonio Nicolini nell'introduzione al bilancio di sostenibilità 2019, presentato dall'azienda di trasporto pubblico di Modena, Reggio Emilia e Piacenza per il quarto anno consecutivo.

«Per queste motivazioni- riprende Nicolini- si rende necessario un intervento dello Stato e delle Regioni a sostegno dell'intero settore anche per il 2021: auspichiamo avvenga in misura significativa e nel più breve tempo possibile, non solo per garantire la continuità di un servizio essenziale, ma per rilanciare il trasporto pubblico locale da un lato come uno dei modi più intelligenti ecologici ed economici di spostarsi per tutti e dall'altro come un volano della ripresa economica nazionale post covid-19».

Tornando al bilancio di sostenibilità, sono molte le informazioni contenute nel documento, a partire da quelle relative all'impatto ambientale dell'attività svolta dall'azienda. Ad esempio, viene evidenziato che a parità di passeggeri trasportati e chilometri percorsi in confronto al trasporto privato, grazie alla presenza di Seta viene evitata l'emissione in atmosfera di 120.370 tonnellate di CO2 all'anno. Infatti, per ogni persona trasportata le vetture private producono 4,6 volte le emissioni di CO2 prodotte dal tpl.

Uno spazio di rilievo è dedicato nel report anche agli indicatori di natura economica, con particolare riguardo al piano aziendale di investimenti finalizzato al rinnovamento della flotta: dopo aver completato la metanizzazione dell'intero parco veicolare urbano di Modena, l'obiettivo strategico è di estendere l'impiego di mezzi a metano anche nelle flotte urbane di Reggio Emilia e di Piacenza. L'azienda sottolinea infine le risorse costanti per investimenti in dotazioni tecnologiche come contapasseggeri, videocamere e soluzioni digitali per i servizi all'utenza.

«Abbiamo inteso mettere in evidenza i valori che Seta genera, con specifico riferimento ai territori in cui opera, senza sottacere i problemi che abbiamo dovuto affrontare nell'ultimo periodo e con i quali dovremo continuare a fare i conti», riprende Nicolini. «Ma anche nei giorni più intensi dell'emergenza sanitaria - osserva il presidente - i mezzi Seta non hanno mai smesso di circolare, garantendo sempre il diritto alla mobilità nel rispetto delle norme di sicurezza previste». Pur «nel contesto di previsioni di bilancio negative per il 2020, con possibili ricadute ed effetti sensibili anche sul 2021, le linee-guida strategiche tracciate nel piano industriale 2019-2022 continueranno a dettare la nostra agenda», aggiunge l'amministratore delegato Francesco Patrizi che ritiene gli obiettivi fissati «ineludibili».

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