Biometano di origine agricola: "Una risorsa"
Il 13 novembre un Workshop a Piacenza: partecipazione gratis per gli associati di Confagricoltura
L’Italia è il terzo Paese al mondo per produzione di biogas: 1.300 impianti a biogas agricolo; il biometano è il gas prodotto dalla purificazione del biogas e ha caratteristiche tali da consentirne l’immissione nella rete del gas naturale. Per aiutare a comprendere il funzionamento di questo mercato, Agroenergia (società del marchio AdMil che da oltre trent’anni eroga servizi per le energie rinnovabili in agricoltura e per le tecnologie collegate) con il patrocinio di Federmetano, organizza, il 13 novembre, presso l’Hotel Ovest a Piacenza un workshop dal titolo "Il biometano nel mercato dell'autotrazione". Il workshop ha posti limitati ed un costo di partecipazione, ma è gratuito per gli associati a Confagricoltura. La registrazione preventiva è obbligatoria e valida fino ad esaurimento dei posti disponibili. “Ci si attende un grande sviluppo del settore del biometano, soprattutto verso la destinazione dell’autotrazione – spiega Enrico Chiesa, presidente di Confagricoltura Piacenza - ma dopo due anni non risulta che alcun produttore di biometano si sia iscritto alla piattaforma Biocar del GSE, passo necessario per accedere agli incentivi per l’immissione del biometano al consumo. Questo non dipende tanto dal mancato completamento del quadro normativo, che è ormai in dirittura di arrivo, quanto dalle difficoltà dei produttori di biometano di rapportarsi con una filiera industriale come quella petrolifera e il timore di perdere il ritorno economico degli investimenti. L’incontro è finalizzato a favorire una riflessione sul tema e a mettere a fuoco le esperienze del mondo dei carburanti nell'ottica specifica del biometano, con interventi dei principali attori di questa filiera, dal settore della distribuzione e del trasporto del metano per autotrazione, alle società petrolifere”. Tutte le più recenti analisi economiche sui mercati di sbocco del biometano individuano nell'autotrazione la destinazione più interessante e ambientalmente più virtuosa. Tuttavia un esame più approfondito rivela che i conti economici per i produttori di biometano sono molto dipendenti dalle capacità di commercializzazione di questo prodotto su un mercato complesso e dominato da attori molto forti. “In Italia – dice Piero Mattirolo ad di Agroenergia e presidente del Consorzio Distretto Agroenergetico Lombardo – siamo spesso abituati a guardare alle esperienze di paesi più avanzati, ma nel campo del gas e del biometano siamo nel drappello di testa. Le installazioni di biometano in altre parti del mondo sono spesso ancora di natura sperimentale o riguardano mercati con condizioni molto diverse dalle nostre; in Italia possiamo contare su infrastrutture veramente capillari. Quello che riusciremo a realizzare qui, in Italia, per il biometano – conclude Mattirolo – il modo con cui sapremo far evolvere una rete e un parco automobilistico ben sviluppato verso una risorsa rinnovabile e pulita, farà scuola per il resto del mondo”.