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Economia

Caf della Cia Piacenza, centri di assistenza strategici per tutto il territorio

Un momento di confronto sulle attività del Caf della Cia

«Certo il Caf, il Centro di Assistenza Fiscale di Cia-Agricoltori Italiani di Piacenza è fondamentale in questo periodo per tutto ciò che attiene le scadenze fiscali, ma il nostro offre anche consulenze tutto l’anno perché si occupa pure delle pratiche di successione, di consulenze per i bonus che attengono alle ristrutturazioni e quant’altro è richiesto dalle recenti normative. Una realtà ramificata nel territorio presso i nostri Uffici zona ubicati in quasi in tutta la provincia». Commenta così il direttore di Cia-Piacenza Marina Bottazzi l’evento organizzato dal Caf-Cia. Per le persone, per le comunità, in cui numerosi ospiti si sono alternati per illustrare esperienze e proposte sulle sfide che attendono i cittadini per il fisco nell’evento “Per le Persone, per le Comunità”, un dibattito che ha coinvolto enti e istituzioni nazionali e locali.

Un momento di confronto, sulle attività del Caf: dai 50 milioni di cartelle esattoriali pendenti, alla revisione degli scaglioni Irpef, dalla gestione ISEE al ruolo del CAF a supporto delle comunità, fino a una riforma complessiva del sistema nell’ottica di una maggiore equità. «Dopo un anno di pandemia – ha detto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino- è evidente che istituzioni e intermediari come il Caf, devono ricostruire il rapporto con i cittadini. Va riprogettato trovando un nuovo terreno di scambio e funzionalità. Occorre uscire dalla mera produzione dei servizi ed entrare nell’ambito della consulenza: informare, formare e guidare famiglie e imprese. Per farlo - ha aggiunto Scanavino - sono necessarie strutture con competenze adeguate e in grado di dare garanzie. Il mondo agricolo, in questo senso, è pronto a fare la sua parte, avendo già dimostrato con il Covid di saper affrontare il cambiamento da protagonista».

«Un ruolo strategico - ribadisce la Bottazzi - che Cia Piacenza offre a tutti i cittadini e non solo ai soci, esplicitando quindi una funzione sociale grazie agli uffici periferici (Fiorenzuola, Carpaneto, Bettola, Farini, Ferriere, Bobbio, Travo tanto per citarne una parte) dove personale specializzato è a disposizione di tutti per ogni loro problematica di carattere burocratico-fiscale, così come sono presenti i tecnici per consulenze di carattere tecnico ed agronomico al servizio delle imprese, compreso, ovviamente, gli aspetti fiscali. Una funzione dunque a “tutto tondo” che Cia offre da tempo e che oggi si è estesa ancor di più sul territorio provinciale».

«Il ruolo strategico dei CAF- aveva infatti ribadito Scannavino nel suo intervento - va affiancato alla centralità di agricoltura e aree rurali come sosteniamo da tempo con il progetto Cia “Il Paese che Vogliamo”». Al dibattito sono poi intervenuti diversi esponenti della politica, dai senatori Antonio Misiani e Tommaso Nannicini a Debora Serracchiani, presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati, da rappresentanti di primo piano di istituzioni centrali in materia fiscale, come il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini e la vicepresidente dell'INPS, Luisa Gnecchi a sindaci di città importanti - Brenda Barnini (Empoli), Clemente Mastella (Benevento) e Matteo Ricci (Pesaro) - che hanno portato il punto di vista delle comunità che vivono sulla propria pelle le problematiche legate al fisco e le conseguenze di un sistema che va riformato.

L'agognata riforma del fisco è stata proprio una delle questioni cruciali affrontate nel dibattito. In particolare, il direttore dell'Agenzia delle Entrate ha parlato apertamente della necessità di «un riordino del sistema nell'ottica di maggiore giustizia e pragmatismo, che i cittadini possano percepire e gli intermediari come i Caf possano fare propria e applicare». E proprio il ruolo dei Caf e il loro radicamento territoriale è stato sottolineato e riconosciuto in ogni singolo intervento.

«Possiamo parlare -ha spiegato il direttore del Caf-Cia, Maurizio Scaccia- della giornata della consapevolezza per quanto riguarda l'importanza del nostro ruolo e del presidio territoriale che rappresentiamo, garantendo a milioni di cittadini di poter usufruire di servizi e agevolazioni da parte della pubblica amministrazione».

Una vera e propria missione fondamentale quella dei Caf, testimoniata dal fatto che il 98% dei clienti di Caf-Cia, in un recente questionario, hanno affermato di non voler fare a meno del supporto offerto da questo tipo di realtà e magari sostituirlo con altre forme di rapporto con la Pubblica amministrazione. «Questa giornata di dialogo con la politica e le istituzioni –aveva concluso il presidente del Caf-Cia, Alessandro Mastrocinque - ci dice che per crescere e affermare il nostro ruolo sui territori, dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo, con questo spirito di proposta e interlocuzione».

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