rotate-mobile
Economia

Camera di Commercio, nel 2015 un milione in meno di investimenti

Nella seduta conclusiva per il 2014 del Consiglio della Camera di commercio è stato approvato anche il bilancio previsionale per il 2015. Il taglio del 35% del diritto annuale ha ripercussioni forti sull'ente

“Il drastico taglio del diritto camerale che raggiungerà il 50% nel 2017 se da un lato ha prodotto un significativo calo delle risorse da investire sul territorio (passeranno da 2 milioni e mezzo a 1 milione e mezzo), agevolerà le imprese del territorio perché verseranno alla Camera di commercio una somma più contenuta, con una riduzione delle proprie spese”.

E’ un dato preciso sottolineato dal Presidente Beppe Parenti in occasione della seduta conclusiva, per il 2014, in cui è stato approvato dal Consiglio il bilancio previsionale per il 2015.

Nel 2015 è previsto un disavanzo di circa un milione di Euro che però verrà coperto 

attraverso l’impiego di parte dell’avanzo di gestione accumulato negli anni precedenti che ammonta a oltre 4 milioni di Euro che saranno utilizzati nei prossimi anni ma il tutto è collegato alla riforma delle Camere di Commercio su cui è ancora tutto nel vago in attesa delle decisioni che adotterà il Ministero per lo Sviluppo economico.

Due per ora le ipotesi: o un accorpamento con Parma e Reggio o un’unica CCIAA regionale e su ogni territorio un Comitato per lo sviluppo economico del territorio. Ma tutto è ancora in forse. Per il futuro si pensa anche ad una Casa delle imprese.

Il consiglio camerale ha esaminato pure la richiesta pervenuta dall’ente fieristico piacentino e ha deciso di conferire 100 mila euro di incremento a certe condizioni.

“Sappiamo – ha ricordato Parenti- in quali condizioni versino le fiere in Italia. Noi sosteniamo la fiera di Piacenza così come in altre città le Camere di Commercio sostengono le rispettive fiere. Piacenza Expo, società partecipata anche dalla Camera di commercio (con una quota pari al 20%) ha formulato la richiesta di un aumento del capitale sociale di 1 milione e mezzo di euro nell’arco di un triennio.

La Giunta camerale ha ritenuto che si potrebbe intanto pensare ad un aumento di 500mila euro per il 2015 (da dividere pro quota tra tutti i soci), per poi verificare a fine anno i risultati economici della società e l’andamento generale dell’economia. Il consigliere Mario Spezia ha richiesto che venga realizzato un piano industriale concreto, che possa avere una prospettiva.

Si è parlato anche di Expo 2015 e dei progetti esecutivi che verranno deliberati in un’apposita riunione nel pomeriggio.

Altri aspetti esaminati: sarà fortemente ridotto l’intervento mediato dai confidi (da 1 milione di euro del 2014 a 400mila euro del 2015), verranno distribuite risorse attraverso bandi di cui beneficeranno le imprese (per il deposito dei brevetti, per le nuove attività, per investimenti in banda larga e per la partecipazione alle fiere). Rimarrà il sostegno di progetti collegati con Expo 2015, si realizzeranno un programma di interventi per la responsabilità sociale delle imprese e progetti di sistema a sostegno dell’internazionalizzazione. E’stato stanziato un fondo anche per contribuire alla stesura di un progetto di fattibilità del Museo dell’Agricoltura, per la cui realizzazione invece probabilmente occorrerà verificare l’esistenza di finanziamenti europei. 

Il Collegio dei revisori dei conti ha rivendicato un’attenta valutazione di tutte le future iniziative; bene la razionalizzazione per le spese del personale ed in servizi in attesa delle decisioni sul futuro della Camera di Commercio. Il Bilancio è stato approvato con l’astensione di Miriam Bisagni

Durante la seduta del consiglio camerale si è tenuta inoltre la presentazione della consueta indagine dedicata alle previsioni sullo scenario economico provinciale per il prossimo triennio, su elaborazioni di Prometeia  su cui ha relazionato Massimo Guagnini, senior partner di Prometeia. In base ai dati disponibili – e al netto delle ricadute di Expo 2015 – l’anno prossimo potrebbe aprirsi qualche piccolo spiraglio di miglioramento economico. 

I dati raccolti in questo scorcio finale del 2014, lungi dal segnalare l’uscita dal periodo di “sofferenza economica” forniscono ancora annotazioni non soddisfacenti.  Qualche segnale positivo si rileva dalla riduzione della cassa integrazione, dei fallimenti dichiarati, dei protesti elevati e dalla nuova crescita delle esportazioni, ma per contro le imprese continuano a ridursi in numero (le iscrizioni non riescono a coprire le cessazioni), le previsioni occupazionali sono ancora orientate verso una dinamica negativa, gli impieghi bancari diminuiscono e le indicazioni dell’indagine congiunturale hanno il segno meno.

A livello settoriale uno dei comparti più dinamici risulta quello degli esercizi pubblici mentre i settori più rilevanti per numerosità delle aziende (agricoltura, commercio costruzioni e manifatturiero) stanno accusando perdite nette. 

Sul fronte delle esportazioni è di sicuro rilievo il fatto che l’ambito metalmeccanico -che rappresenta il comparto provinciale più vocato alle vendite estere- ha subito un arresto mentre la variazione positiva si deve ad un forte impulso della vendita dei prodotti dell’abbigliamento e del tessile, da ascrivere, ma lo avevamo già sottolineato in passato, al comparto logistico più che a quello manifatturiero locale.

E’ altrettanto interessante leggere la sintesi dei giudizi forniti dagli imprenditori intervistati nell’indagine congiunturale: risulta decisamente marcata la presenza di imprenditori che s’aspettano un futuro ancora denso di incertezza.

Quanto emerge dalle informazioni statistiche raccolte nelle pagine che seguono è quindi l’immagine di un’economia ancora in difficoltà. Vedremo se l’ultimo trimestre potrà imprimere una svolta significativa al trend.

Parenti Prometeia-2

Camera di Commercio-3

Camera di Commercio-4

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Camera di Commercio, nel 2015 un milione in meno di investimenti

IlPiacenza è in caricamento