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Campagna del pomodoro al termine: cala la produzione ma la è qualità buona

In questi giorni si sta ormai concludendo nelle fabbriche del Piacentino la campagna del pomodoro 2018. Una stagione sofferta con produzioni medio basse rispetto agli obiettivi (almeno il 15% in meno) e con i produttori che sono stati penalizzati sia per la diminuzione delle rese sia per l’abbondanza di scarto prima della trasformazione

In questi giorni si sta ormai concludendo nelle fabbriche del Piacentino la campagna del pomodoro 2018, una stagione sofferta, con produzioni medio basse rispetto agli obiettivi, almeno il 15% in meno e con i produttori che sono stati penalizzati sia per la diminuzione delle rese sia per l’abbondanza di scarto prima della trasformazione, tanto che già si paventa il rischio, per il prossimo anno, di una ulteriore diminuzione degli ettari investiti che quest’anno sono stati di circa 10mila ettari. Ma c’è un aspetto significativo: la diminuzione delle produzioni è stata generalizzata, nel distretto del Nord come in Toscana e nel Sud Italia e già da ora i prezzi dei trasformati sembrano in crescita. Le scorte nelle fabbriche saranno quindi smaltite. Per questo è ancora molto difficile stimare eventuali diminuzioni degli ettari; tutto dipenderà ancora una volta dal prezzo che verrà fissato il prossimo anno. Se il contratto sarà siglato per tempo, gli agricoltori potranno decidere con le loro organizzazioni di prodotto, le programmazioni da adottare. Poi, come sempre, sarà il meteo a decidere l’annata che quest’anno, com’è noto, è stata vessata dal ragnetto rosso, una vera e propria emergenza su cui sarà necessario intervenire con un piano organico di prevenzione.

«Anche le tardive - precisa il tecnico Asipo Afro Morsia - hanno avuto rese inferiori, ma la qualità è decisamente buona, così come il colore e la consistenza. Piuttosto abbondante il “verde” nei campi mentre il brix (grado zuccherino) si è attestato attorno a 4,7. La raccolta del pomodoro da industria del Consorzio Casalasco del pomodoro sta proseguendo ancora nello stabilimento di Gariga di Podenzano, dove finirà entro questa settimana». «La produzione 2018 - fanno sapere dalla fabbrica - si caratterizza per un calo complessivo del 12-15%, segnata sia da sfavorevoli condizioni meteorologiche, che da rese/ettaro inferiori alla media. Questo decremento, che caratterizza tutta la produzione nazionale, accomuna anche altri paesi del Mediterraneo (come Spagna e Portogallo) e la Cina, che si stima avrà un calo di oltre il 40%. Questa flessione generale dei volumi sta già avendo qualche effetto positivo sul mercato con un conseguente incremento dei prezzi dei derivati del pomodoro, un buon segno per la prossima campagna». «Alla Solana - precisa il Ceo Antonio Casana - la campagna si è chiusa domenica scorsa con un anticipo di qualche giorno rispetto alla norma. Le rese dei tardivi non erano elevate come lo scorso anno e quindi la quantità finale lavorata è risultata un po’ sotto le aspettative. La riduzione delle quantità lavorate nella campagna 2018 è principalmente motivata da un calo delle superfici, ridimensionate per far fronte all’importante crisi di mercato dei derivati del pomodoro. In settembre abbiamo avuto buona qualità con buon colore, residuo ottico sceso dopo le piogge: materia prima buona per la produzione di cubettati e polpe». Qualche dato segnalato sempre da Casana: «A livello italiano dovremmo avere un quantitativo totale trasformato compreso tra 4,6 e 4,65 milioni di tonnellate. Ormai è finita anche la campagna al Sud. In settimana chiuderanno quasi tutti gli stabilimenti».

Nel Nord Italia, secondo i dati di OI Pomodoro, dal 2 settembre sono stati elaborati 1,85 milioni di tonnellate con un brix medio di 4,85. La scorsa settimana alcuni coltivatori hanno terminato il raccolto e alcune piogge hanno ridotto il volume raccolto e il brix (4.65 in media la scorsa settimana), anche se la qualità rimane comunque buona. Le condizioni meteorologiche sono attualmente buone con temperature basse durante la notte e buone durante il giorno.  A causa principalmente della riduzione della resa in campo sulla coltura in ritardo, la previsione è ora ridotta a 2,35 e 2,4 milioni di tonnellate, con anche il brix più basso per la coltura tardiva. Nel Sud d'Italia, alla fine di agosto, già il 67% delle superfici era stato raccolto lasciando circa 8.500 ettari rimanenti. A partire dal 1 settembre, è stato stimato che 1,64 milioni di tonnellate erano state trasformate. Con una resa media attesa ora ridotta di 75 t / ha, questo dovrebbe portare a un raccolto totale di 2,2 milioni di tonnellate, 100mila tonnellate in meno del previsto fino a poco tempo fa.  Per l'Italia, la previsione è ridotta a 4,6 milioni di Ton. (-150.000 Ton. rispetto all'ultima previsione ma 300.000 Ton. in meno rispetto alla stima iniziale). 

Portogallo e Spagna - In Portogallo, la stagione procede bene con tutte le fabbriche che lavorano a pieno regime e con bel tempo, con temperature giornaliere da 30 a 35 gradi e notti a circa 20 gradi, le piogge previste non arrivano finora (ma altre sono previste in anticipo settimana). La qualità è molto buona con un brix molto alto (media di 5,3 ora). Alla fine della scorsa settimana, solo il 50% della quantità prevista era stata elaborata e un'altra saranno necessarie tre settimane e mezzo per raggiungere la previsione di 1,1 milioni di tonnellate, ma nel migliore dei casi tra 50mila e 70mila tonnellate saranno lavorate durante la prima settimana di ottobre. In Spagna, il periodo di alta concentrazione della maturazione, che è durato tra metà agosto e inizio settembre, è finito e la raccolta continua bene in Andalusia e Estremadura dove i raccolti sono molto alti e anche la qualità è generalmente buona. Si stima che il 75% e il 65% delle previsioni siano state raggiunte rispettivamente in Andalusia e in Estremadura. Le fabbriche lavoreranno fino alla fine di settembre o alla prima settimana di ottobre. Se nessuna piogge interrompe il raccolto, i volumi totali trattati potrebbero raggiungere 2,7 milioni di tonnellate.

Uno sguardo extra Ue - In California, la stima è di elaborare 1,114,936 tonnellate corte. (1,010,603 tonnellate metriche) questa settimana. I rendimenti attuali sul campo sono più bassi rispetto all'inizio della stagione, ma nel complesso continuano a fare relativamente bene.

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