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Campagna del pomodoro: questa settimana inizia la raccolta in tutta la provincia

Dal fine settimana entrerà nel vivo la campagna di trasformazione del pomodoro, come sempre caratterizzata da attese e speranze, positivamente supportate da un mercato che si prospetta favorevole, perché le scorte nelle fabbriche sono limitate

Il 21 luglio apre l’Arp di Gariga, seguita a ruota da Solana (a Maccastorna conferiscono, come alla Copador di Collecchio, parecchi piacentini); quindi giovedì Emiliana Conserve (ma solo a Busseto ed il 27 a Piacenza); da due giorni ha aperto i battenti anche Steriltom, ma la trasformazione per questo breve lasso di tempo, è ancora riservata al prodotto proveniente da altre provincie.

Insomma dal fine settimana entrerà nel vivo la campagna di trasformazione del pomodoro , come sempre caratterizzata da attese e speranze, positivamente supportate da un mercato che si prospetta favorevole, perché le scorte nelle fabbriche sono limitate.

Gli ettari investiti quest’anno nel piacentino- chiarisce Afro Morsia di Asipo- sono aumentate di circa il 6/7% rispetto allo scorso anno, passando da 9.300 ad oltre 10.000. Saranno trasformate per ora solo le precoci (generalmente trasformate in concentrato), il cui raccolto, se da un punto di vista fitosanitario si presenta buono 

(a parte la presenza di ragnetto giallo e nottua), dovrebbe essere ridotto rispetto alle previsioni a causa delle elevate temperature di queste settimane; le bacche appaiono ridotte perché, soprattutto al pomeriggio dove la temperatura è più intensa, gli stomi si richiudono e le bacche sono soggette a “colpi di sole”; ma anche la fioritura delle tardive potrebbe essere coinvolta negativamente e così le attese produttive per le medie . Quindi tutti, come sempre del resto, con il naso all’insù, in attesa della diminuzione delle temperature attesa nel fine settimana, con il pericolo però di violenti temporali.

Ma ovviamente, in questo momento, ogni previsione sul raccolto è del tutto aleatoria; occorrerà attendere la prima decade di agosto per avere a disposizione dati attendibili. Del resto gli imprenditori agricoli sono gli unici ad operare in fabbriche “a cielo aperto” e gli eventi meteo fanno parte del rischio; quello che conta è che la loro indiscussa ed acquisita “storica” professionalità è in grado di parare (come nel periodo estremamente piovoso dello scorso anno) i colpi meteorologici avversi. L’irrigazione a goccia, la selezione genetica, il sistema di filiera strettamente collegato, insomma le innovazioni tecnologiche, garantiscono quasi sempre raccolti di buona qualità.

Intanto l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli ha visitato nei giorni scorsi la Coop Copador di Collecchio fabbrica alla quale conferiscono, tra i 120 soci, molti produttori piacentini, come lo è il presidente Paolo Montesissa. “Abbiamo chiuso- ha detto il presidente- un bilancio con 65 milioni di fatturato, lavorando circa 300.000 Ton di pomodoro fresco conferito da circa 4000 Ha. Le attese per la compagna sono di consolidare ed aumentare queste cifre, anche se occorrerà attendere almeno la prima decade di agosto per avere dati produttivi attendibili”.

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