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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'intervento

«Dobbiamo garantirci fonti energetiche e materie prime necessarie alle nostre imprese»

L'intervento di Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, sulle tematiche più importanti di economia e politica: «Serve al più presto un commissario per l'alluvione in Romagna»

«L’industria è l’asset strategico del Paese, e da lei non si può prescindere per il futuro. Ma è necessario sapere dove vogliamo andare. Dobbiamo garantirci le fonti energetiche e le materie prime necessarie alle nostre imprese: certo il tutto con il fine della sostenibilità, cardine su cui spinge l’Europa, ma non così fanno Cina ed India e per questo ci vuole una governance mondiale della sostenibilità altrimenti non raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo posti. La transizione va fatta bene ma la dobbiamo sapere raccontare, con una Ue che sovente cambia gli obiettivi».
Così Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha commentato l’attuale situazione relativa ai fondi del Pnrr basati sulla sostenibilità. Sollecitato dalle domande del giornalista Andrea Bignami, ha ribadito che «prima di tutto viene quella economica e da lì quella sociale ed ambientale». 
Poi ha ricordato l’assoluta necessità di figure professionali nuove su cui non c’è ancora sufficiente formazione ma servono politiche europee ed ingenti finanziamenti per dare la possibilità ai giovani di avere un futuro: «Anche un fondo sovrano italiano va bene a patto che accompagni queste strategie».

Parlando degli extra-profitti, ha ribadito che vanno fatte precise distinzioni di settore: «La manifattura ad esempio ha dato più di quello che ha ricevuto». E sulle politiche portate avanti dalle Bce ha detto che «bisogna assolutamente evitare che possa generare recessione».

«Servono politiche di medio e lungo periodo e piani di finanza pubblica che attirino gli investimenti privati per fare crescere il Pil e fare rapidamente le riforme che portino il nostro Stato ad essere moderno ed efficiente, con un’industria 5.0 che venga applicata ponendo al centro l’uomo, e per questo vanno utilizzate le imprese».

L’intervista ha preso spunto dalla recente alluvione, e Bonomi è stato categorico: «La terra dell’Emilia-Romagna con grande coraggio si rialza sempre. Così è stato dopo il terremoto. Mi colpisce - ha commentato - che, a distanza di quasi un mese, non sia ancora stato nominato un commissario per l’alluvione. Le famiglie, le imprese hanno bisogno adesso degli interventi economici che solo un commissario straordinario può mettere in campo».

Bonomi ha ribadito di conoscere bene la realtà imprenditoriale della Regione, dove ha due stabilimenti. “Uno di questi è stato terremotato, un altro è stato alluvionato.
Le criticità legate al maltempo sono iniziate il due maggio, il picco è stato raggiunto il 15. Ora siamo all’8 giugno e non abbiamo ancora un commissario. Ci sono valori che vanno al di là dello scontro politico, è importante che il commissario intervenga subito con gli interventi economici straordinari che potrebbe mettere in capo. Alcune famiglie hanno bisogno adesso, alcuni imprenditori hanno bisogno subito per ripartire. Ci sono famiglie che hanno perso tutto e non hanno soldi per acquistare il divano, la cucina. Cose semplici. Proprio per questo è necessario che il commissario venga nominato adesso. Non è importante il nome, l’importante che intervenga subito, abbia competenze e sappia lavorare sul territorio. E’ passato un mese dall’emergenza e invece stiamo ancora decidendo. Il senso di comunità – sottolinea il presidente nazionale di Confindustria – dovrebbe spingerci a collaborare con chiunque». 

Al tempo del Covid - ha chiesto Bignami - ci si è affidati all’esercito. «Il generale Figliuolo - ha risposto Bonomi - ha lavorato bene, grazie alla campagna vaccinale che lui è riuscito ad avviare; il Paese è ripartito, mentre c’era chi parlava di fare le primule nelle piazze. Non sta comunque al presidente di Confindustria avanzare una proposta. Noi ricordiamo che è passato un mese dall’alluvione»

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