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Cisl scuola: «Per i lavoratori parte degli arretrati e degli aumenti contrattuali già a dicembre»

Oggi al consiglio generale di Cisl scuola Parma e Piacenza presente il segretario nazionale, Ivana Barbacci: «Siamo in una fase di avanzamento della negoziazione anche per quanto riguarda la parte normativa»

Consiglio generale Cisl scuola Parma e Piacenza oggi con la presenza di Ivana Barbacci, segretario nazionale, e Monica Barbolini, segretario regionale, partecipi ai lavori previsti per il rinnovo di parte della segreteria, costituita attualmente da Maria Gentilini, Paola Votto e Roberto Rocca.                               Il contratto nazionale, appena rinnovato per la parte economica, non è stato l'unico tema al centro della discussione. «I lavoratori della scuola riceveranno un ristoro dalla firma del contratto» ha ribadito Barbacci: «Siamo nella condizione di far arrivare una parte degli aumenti contrattuali e degli arretrati già dai primi di dicembre. È poi prevista una seconda parte di aumenti, per cui si arriverà a 128 euro medi lordi».

«La valutazione della Cisl Scuola - aggiunge la nota - è realistica: si apre, a questo punto, un percorso credibile per un riconoscimento della professionalità di tutti i lavoratori della scuola che sarà percorso con decisione e attenzione dal sindacato». «L'obiettivo - ha spiegato Paola Votto - è quello di unire il mondo della scuola, a fronte dei tanti tentativi che si sono visti in questi anni per dividere i lavoratori». Ivana Barbacci ha sottolineato nella propria sintesi la felice occasione di dibattito e di riflessione: «Abbiamo trattato e stiamo trattando tutta una serie di problematiche che riguardano la vita vera della scuola, a cominciare dal contratto. Questo contratto è un punto di forza e di debolezza, mi sento di dire. Da un lato abbiamo atteso più di quattro anni prima di avere un tavolo contrattuale vero; l'11 di novembre abbiamo sottoscritto una prima sequenza contrattuale sulla parte economica, che ci consente per dicembre di dare la possibilità agli operatori della scuola di avere gli arretrati e l'aumento contrattuale in busta paga. Ed è quindi un primo ristoro, mi sentirei di dire, in termini di recupero della retribuzione per ciò che riguarda l'inflazione».

«Siamo in una fase di avanzamento della negoziazione - aggiunge - anche per quanto riguarda la parte normativa. È una parte molto delicata. Il contratto oramai non è più, in questo senso, aderente ai profili professionali degli operatori della scuola, siano essi i docenti che collaborano, il cui lavoro è pure molto delicato. Stiamo trattando in questo momento la parte dei profili professionali del personale Ata sul quale daremo il massimo impegno in termini di riconoscimento, sia di valorizzazione economica, per le responsabilità di una scuola fortemente complessa. Poi c'è tutta la partita del Pnrr e delle riforme agganciate allo stesso. C’è la legge di bilancio, sulla quale esprimiamo molte criticità; di fatto non porta a niente di nuovo. Non ci sono ad esempio risorse aggiuntive per alimentare il rinnovo contrattuale 2022-2024. Questi sono i temi che tratterò anche oggi pomeriggio alle sedici e trenta in un incontro col ministro Valditara sulla dirigenza scolastica e questi altri saranno i temi che porremo al nuovo governo nel suo complesso».

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