Cloud, aziende piacentine pronte a ospitare i dati sensibili della PA: «Evitiamo che finiscano in luoghi remoti»
Sada e Naquadria a Confindustria: «Piacenza è un territorio ricco dal punto di vista tecnologico»
Dal 2023 la Pubblica Amministrazione si troverà a dover affrontare un cambiamento radicale nella gestione dei propri dati verso la transizione al cloud e Piacenza ha sul territorio realtà in grado di ospitarli a pochi chilometri di distanza.
Su questo tema delicato sono intervenute Sada e Naquadria, aziende piacentine specializzate rispettivamente in certificazioni e tecnologie cloud e server, in un incontro organizzato mercoledì 26 ottobre in Confindustria Piacenza.
«Quest’anno è diventata operativa l’Agenzia nazionale per la Cybersicurezza Nazionale, che porta con sé una rivoluzione», spiega Luca Salini di Sada. «Dal prossimo anno verranno richiesti specifici requisiti per le società che offrono servizi cloud come i data center per le Pubbliche amministrazioni. Prima la PA sceglieva da una lista di fornitori i prodotti di cui aveva bisogno. Ora invece i dati vengono classificati su quattro livelli di sensibilità, dagli ordinari di primo livello a quelli riservati di quarto livello. Tolti quest’ultimi, che verranno gestiti da Tim e Leonardo come Polo Strategico Nazionale su appalto, i primi tre livelli vedranno in prima linea anche aziende del territorio certificate e autorizzate alla loro gestione». Le scadenze peraltro sono strette: entro il 28 febbraio le PA presenteranno i loro piani di migrazione verso il cloud.
«Questo incontro segue i progetti con il Comune di Rottofreno, la Smart City presentata dalle nostre aziende innovative del RICT al Comune di Piacenza e le nostre proposte sul tavolo provinciale PNRR», le parole del direttore di Confindustria Luca Groppi. «Stiamo puntando molto sulla collaborazione tra pubblico e privato, le aziende del territorio hanno elevate competenze da offrire».