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Coldiretti: «A Piacenza le feste sono agrituristiche». Pontini: «Riscoperta del territorio»

Tengono botta gli agriturismi di Piacenza, meta privilegiata per i cenoni delle feste. Pontini: «Gli agriturismi di Piacenza sono aumentati in pochi anni del 33%»

Si vede la luce in fondo al tunnel della crisi per gli agriturismi di Piacenza che, trascorsa anche l’Epifania, tirano le somme dell’anno passato e di uno dei mesi lavorativi più fervidi. Dicembre negli agriturismi piacentini ha decisamente migliorato l’andamento generale di tutto l’anno, con le numerose cene aziendali, i pranzi di Natale e i cenoni di Vigilia e Capodanno, che, nel periodo appena concluso, hanno visto protagoniste proprio le strutture agrituristiche.

Il dato nazionale sulle permanenze fuori casa non sembra dunque stupire: secondo l’indagine promossa da Federalberghi sulla base delle indicazioni di Terranostra, sono stati 450mila i vacanzieri che hanno alloggiato in agriturismo nelle festività di fine anno con un aumento di circa il 7 per cento rispetto al precedente. Un ottimo risultato dunque, visti i tempi di austerità che stiamo vivendo, da cui però si percepisce ancora un velo di cautela, che riduce la permanenza media a due/tre giorni. Le difficoltà economiche riducono quindi i budget di spesa e spingono verso vacanze più brevi e più vicine a casa con una maggiore flessibilità nella programmazione come possono appunto essere quelle in campagna.

“La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo resta, afferma Carlo Pontini, presidente di Terranostra Emilia Romagna e Piacenza, la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi. L’ambiente famigliare e il giusto rapporto qualità prezzo rendono poi le nostre strutture il luogo ideale per trascorrere le festività, conservando quell’atmosfera unica e speciale che avvolge questo periodo dell’anno.”

“Si parla, prosegue Pontini, di una vera e propria riscoperta del territorio, delle tradizioni che accompagnano le nostre generazioni da anni; e con il territorio riscopriamo i cosiddetti piatti del ricordo, dagli anolini in brodo, ai pisarei, passando per i salumi dop e i vini dei nostri colli. Piatti che richiedono tempo ed esperienza che spesso i consumatori non hanno e che possono trovare intatti nei nostri agriturismi.”

“Nella provincia di Piacenza, conclude il presidente, anche grazie alla sinergia con la rete di Campagna Amica, gli agriturismi sono aumentati in pochi anni del 33%, e questo è il segnale di una rivoluzione non solo nelle abitudini alimentari dei consumatori ma anche sul loro stile di vita. Oltre all’aumento quantitativo, riscopriamo anche una crescita rispetto alla capacità di illustrare tutto ciò che rappresenta il territorio, dall’enogastronomia alle ricchezze architettoniche e culturali. Scegliendo l’agriturismo, scegli il mantenimento del territorio, scegli di riconoscere il giusto prezzo alla qualità, scegli l’aria famigliare e il rapporto con il produttore, e allora si che le feste diventano ancora più speciali.”

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