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Economia

Coldiretti, «Bene approvazione delle misure Psr»

Consiglio della federazione provinciale di Coldiretti Piacenza: «Fondamentale l’impegno di Coldiretti per sopperire alla Pac con le misure Psr»

Soddisfazione per l’approvazione del Psr, Piano regionale di Sviluppo rurale e per il lavoro portato a termine nei tavoli di confronto per la sua stesura che hanno visto l’organizzazione giocare un ruolo attivo nelle proposte. Questo il bilancio emerso dal consiglio della Federazione Provinciale Coldiretti Piacenza che ha avuto luogo questa mattina. Il nuovo Piano approvato all’unanimità dall’Assemblea regionale, porterà al settore agroalimentare dell’Emilia Romagna una dote di un miliardo e 190 milioni per il periodo 2014-2020. Il Direttore Regionale di Coldiretti Marco Allaria, intervenuto al consiglio provinciale, ha commentato positivamente il pacchetto di misure che «accoglie quasi totalmente le istanze e le proposte di Coldiretti: dall’attenzione alla montagna, al made in Italy ed ai prodotti tipici, dalla multifunzionalità agli investimenti d’impresa fino alla priorità giovani, insomma tutti i temi cardine della politica Coldiretti dalla legge d’orientamento ad oggi». Il nuovo PSR, è stato presentato nel dettaglio da Luca Piacenza, vice direttore di Coldiretti Piacenza ed esperto che ha rappresentato la nostra provincia al tavolo regionale a supporto della stesura della programmazione 2014-2020.  Il piano si svilupperà a partire da 6 priorità: nella prima si individua quella che sarà la promozione ed il trasferimento di conoscenza e innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali mentre nella seconda troviamo il potenziamento della redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme nonché la promozione delle tecniche innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste.

Ancora, nella terza priorità sono individuate la promozione dell’organizzazione della filiera alimentare, compresa la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere animale e la gestione dei rischi nel settore agricolo. Nella quarta priorità, quella con la dotazione più alta in termini di risorse economiche, troviamo la tutela, il ripristino e la valorizzare degli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura. Alla quinta priorità corrisponde invece l’incentivo all’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale; infine, la sesta priorità fa riferimento a quella fetta definita agricoltura sociale che si spende per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico. «Possiamo dunque affermare - afferma Piacenza - che nel nuovo PSR sono presenti tutte le misure per un’agricoltura competitiva e, cosa ancora più importante, che si tratta di una programmazione che va ad integrarsi con la Pac, arrivando laddove essa non arriva. A questo punto chiediamo alla Regione di fare un ulteriore sforzo per quanto concerne lo snellimento dei rapporti tra imprese e pubblica amministrazione semplificando i procedimenti amministrativi a carico delle aziende applicando il principio di sussidiarietà». Secondo una stima Coldiretti infatti, ben il 45% delle imprese ha sempre considerato la burocrazia il principale ostacolo allo sviluppo. Le pastoie burocratiche risultano in particolare essere uno degli ostacoli principali per un giovane che vuole avviare l’attività agricola: quattro giovani su dieci indicano le lungaggini nell’esame e nella predisposizione delle domande e documenti come il principale problema della libertà d’impresa.

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