Coldiretti: etichetta chiara per salvare il Made in Italy
L'Ue abbatte la soglia del 12% di autentico succo di arancia nelle bibite analcoliche. La preoccupazione del presidente Coldiretti Piacenza, Luigi Bisi: “è un evidente inganno nei confronti dei consumatori” e affossa il Made in Italy
Redazione
31 marzo 2009 17:30
Sarà possibile produrre il succo d'arancia senza traccia d'arancia. Non è magia ma l'ultima “trovata” della UE che taglia l'obbligo del 12% di succo di veri agrumi nelle bibite analcoliche. La norma, prevista nell’articolo 1° della legge n°286 del 1961, è stata abrogata.
È una mannaia che si abbatte sul Made in Italy, dichiara il presidente di Coldiretti Piacenza, Luigi Bisi. “Il via libera alle bevande "al sapore" di arancia senza arance è un evidente inganno nei confronti dei consumatori” puntualizza Bisi “e calpesta il sacrosanto diritto a un'informazione corretta e trasparente sugli alimenti acquistati spingendo verso un'ulteriore preoccupante riduzione del consumo nazionale di frutta. In più, la sostituzione del succo con aromi e coloranti non è solo un inganno per i cittadini, ma pone seri dubbi sugli effetti per la salute”.
È una mannaia che si abbatte sul Made in Italy, dichiara il presidente di Coldiretti Piacenza, Luigi Bisi. “Il via libera alle bevande "al sapore" di arancia senza arance è un evidente inganno nei confronti dei consumatori” puntualizza Bisi “e calpesta il sacrosanto diritto a un'informazione corretta e trasparente sugli alimenti acquistati spingendo verso un'ulteriore preoccupante riduzione del consumo nazionale di frutta. In più, la sostituzione del succo con aromi e coloranti non è solo un inganno per i cittadini, ma pone seri dubbi sugli effetti per la salute”.
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31 marzo 2009 17:30
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