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Coldiretti, forza giovane che guarda al futuro ma senza trascurare il proprio passato

Consueta conferenza di fine anno con panoramica sulle diversificate produzioni. Per il 2014 Coldiretti propone un concorso per premiare l’azienda più innovativa dell’anno. Il presidente Bisi: «CreditAgri è uno strumento essenziale in un momento di contingenza in cui le banche fanno fatica ad erogare credito»

Cominciamo dalla fine: per il 2014 Coldiretti propone un concorso per premiare l’azienda più innovativa dell’anno. L’annuncio è stato dato infatti da Elisabetta Montesissa responsabile regionale di “Campagna amica“, al termine della consueta conferenza stampa di fine anno che ha riunito presso la Sala convegni di Coldiretti Piacenza, al Palazzo dell’Agricoltura, i rappresentanti di enti ed associazioni di prodotto che, a vario titolo, fanno riferimento a Coldiretti.

Luigi Bisi presidente di Coldiretti Piacenza nella sua introduzione, ha rivendicato, con orgoglio, la giovane età che caratterizza la sua associazione, intendendo, con tale primato (vogliamo sperare che non si riferisca all’efficienza ed alla competenza, ma solo ad una maggior dimestichezza con le nuove tecnologie ndr), che l’associazione professionale guarda al futuro con relativo ottimismo.

“E’ stato un 2013 - ha ribadito - che chiude con un pareggio, con il pomodoro che ha subito una contrazione negli ettari, con  inferiore produzione. Migliori le produzioni di latte e vino che  avrebbero bisogno di riorganizzare le proprie filiere. Siamo fieri - ha proseguito Bisi- del patronato Epaca, nato 50 anni fa per assistere gli agricoltori ed oggi riferimento per tutta la società. Il 30% delle pratiche è, infatti, indirizzato non a coltivatori diretti il che significa che la società riconosce in esso una grande affidabilità”.

Il presidente ha quindi citato l’importanza di CreditAgri, “strumento essenziale in un momento di contingenza in cui le banche fanno fatica ad erogare credito. Abbiamo intermediato quasi 30 milioni di euro di finanziamenti, di cui 10milioni di mutui. Le aziende piacentine, infatti, nonostante l’anno difficile, hanno continuato ad investire”.

Bisi ha rivendicato il ruolo non solo professionale, bensì anche sociale di Coldiretti, “in una realtà in continua trasformazione, aperta ai giovani, con una agricoltura che sa investire nel futuro, senza dimenticare mai il proprio passato”.

E’ seguita la consueta panoramica dei vari settori produttivi, dal Consorzio di Bonifica (Gianpiero Cremonesi), al Consorzio agrario (Marco Crotti ha detto che bisogna puntare sulla formazione per crescere ed aumentare le competenze), ai comparti produttivi. Dal pomodoro (Filippo Arata ha rivendicato il ruolo coinvolgente del suo settore per tutta l’economia agricola), al latte (Fabio Minardi), fino al vino (con Dario Panelli), alla filiera forestale (con Andrea Pompini).

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