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Coldiretti stima l'annata agraria: bene il vino, problemi per pomodoro e grano duro, vola il biologico

Nel consueto appuntamento di fine anno, il presidente Crotti ha utilizzato l’abituale giudizio di “luci ed ombre”: se il vino è andato bene per qualità e quantità, per il pomodoro è stata una campagna particolarmente impegnativa

Per il bilancio dell’annata agraria Marco Crotti, presidente di Coldiretti Piacenza, nel consueto appuntamento di fine anno nella sede dell’associazione al Palazzo dell’Agricoltura, ha utilizzato l’abituale giudizio di “luci ed ombre”, certo più le seconde, perché se il vino è andato bene per qualità e quantità, per il pomodoro è stata una campagna particolarmente impegnativa, «con un prezzo non congruo, accanimenti climatici ed il persistente problema del ragnetto rosso con poche armi per combatterlo. Per questo è fondamentale recuperare un adeguato valore aggiunto per un prodotto di estrema qualità qual è il pomodoro piacentino. Per fortuna non ci sono scorte nelle fabbriche e da questo dobbiamo ripartire», ha sottolineato il presidente Ainpo Filippo Arata.

«La nostra associazione - ha puntualizzato Crotti - è accanto ai soci in questo momento di difficoltà, tensioni e necessità di cambiamenti; si è aggiunta anche la fatturazione elettronica per cui dobbiamo fornire risposte puntuali, con servizi efficienti, evitando ai soci ulteriori incombenze e stress». Crotti ha poi ricordato che il bosco va valorizzato ed è essenziale investire oggi in questa risorsa contro lo spopolamento della montagna e la salvaguardia dell’ambiente. Giuseppe Barocelli Schianchi ha ricordato i numeri Coldiretti: 4424 soci, 221 domande Pac che rappresentano il 59% degli imprenditori agricoli piacentini. Sono

aumentati gli assunti a tempo determinato (stagionali) rispetto al 2017, con un incremento e del 4%. Più consistente il numero degli assunti a tempo indeterminato: 16 per cento, in aumento rispetto allo scorso anno. Questo grazie, è stato evidenziato, al nuovo slancio dato dai giovani imprenditori che hanno scelto questo settore. In crescita anche la manodopera italiana, che cresce del 10%. Si passa quindi dal 44,22 al 55,11% dei lavoratori italiani rispetto ai lavoratori stranieri. Ben 235 le imprese giovanili, 1138 quelle femminili: «Numeri - ha detto Crotti - che ci inducono a sostenere tutti i giovani che decidono di intraprendere questa strada». Emanuele Gonsalvi ha detto che è aumentato il volume di affari delle aziende e che il Caf è il terzo a livello provinciale con 13mila dichiarazioni.

2018 positivo per il settore vitivinicolo, sia in quantità che qualità. Gianluca Maserati, membro della Giunta Coldiretti e referente per il settore vitivinicolo, ricorda che «il 2017, che è stato davvero scarsa, quindi non si dovrà parlare, nei prossimi mesi, di speculazioni sui prezzi. Cresce l’Ortrugo, soprattutto grazie alla G.D.O; nel 2017 abbiamo registrato un + 19% di vendite ed ormai superato la malvasia».

Latte: Giancarlo Zucca, membro di giunta Coldiretti e referente area produzione latte, ha detto che «l’anno si chiude in ripresa per il formaggio grana» ed ha ricordato la stipula del prezzo del latte in Lombardia con il prezzo di 38,5 centesimi al litro ed il latte spot che mantiene buoni prezzi per i quali ha auspicato maggior stabilità.

Sono poi seguiti gli interventi di Cinzia Pastorelli per Campagna amica (lotta al cibo anonimo), di Federico Moschini per Terranostra (prosegue la crescita degli agriturismi sul territorio), di Roberto Pinchetti per il miele (320 soci, 10.000 alveari sul territorio. 2018 deludente per l’acacia; la novità è il miele di grano saraceno).

Gianni Sfulcini presidente del Condifesa ha sottolineato l’importanza di puntare su polizze agevolate con contributo pubblico fino al 70%; aumento delle superfici assicurate, del 74% quelle del pomodoro. Nel 2018 danni per grandine; la novità è l’assicurazione per le semine di cereali autunno-vernini.

Ha chiuso gli interventi (di quello di Zermani abbiamo riferito a parte) il direttore di Terrepadane Dante Pattini, che ha ricordato il fatturato 2018 in crescita a 183 milioni di euro. Annata complicata per il grano duro ed anni difficili per il riso, con timidi segnali di ripresa. Vola il mercato del biologico, con il centro di Rizzolo pieno di cereali in stoccaggio, il 20% in più.

Ha poi spiegato che la Barilla ora punterà maggiormente sul grano tenero italiano (importando meno dalla Francia), un’occasione in più per i nostri imprenditori.

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