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Coldiretti, vino: "L'arrivo del testo unico taglia del 50% la burocrazia"

A un anno di distanza dall'allarme lanciato da Coldiretti al Vinitaly è arrivato l'annuncio da parte del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina relativo all'arrivo del testo unico sul vino che taglia del 50 per cento il tempo dedicato alla burocrazia

A un anno di distanza dall’allarme lanciato da Coldiretti al Vinitaly è arrivato l’annuncio da parte del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina relativo all’arrivo del testo unico sul vino che taglia del 50 per cento il tempo dedicato alla burocrazia. Con queste parole Dario Panelli, responsabile settore vitivinicolo per Coldiretti Piacenza comunica l’importante risultato che mira a sollevare le imprese vitivinicole schiacciate dal peso di una burocrazia che dal vigneto alla bottiglia conta più di 70 pratiche coinvolgendo 20 diversi soggetti. “Un dispendio di tempo e di energie, aggiunge Panelli, pari ad almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola, solo per soddisfare le 4000 pagine di normativa che regolamentano il settore.”

Questo taglio alla burocrazia, osservano infatti dalla Coldiretti Piacentina si tradurrà nel risparmio di giornate di lavoro che potranno essere così dedicate alla sfida che il mercato interno locale, ormai saturo, ci pone come opportunità: l’internazionalizzazione delle imprese vitivinicole e l’approccio all’export. Nella nostra provincia infatti, dopo una prima esperienza positiva, le aziende si stanno accingendo ad affrontare una nuova sfida per raccontare il territorio proprio attraverso il vino con il prossimo incoming di giornalisti organizzato da Coldiretti con il sostegno di Cariparma Credit Agricole e la Regione Emilia Romagna programmato per i giorni 21,22 e 23 aprile. 

“Il testo unico, prosegue Panelli, è ampiamente condiviso e raccoglie molte nostre proposte che consentono di ridurre gli oneri operativi ma anche economici a carico delle imprese garantendo al contempo, attraverso i controlli, la qualità.” 

“Si tratta, aggiunge Massimo Ghezzi, dirigente Coldiretti Piacenza di un risultato importante in questo settore; gli obblighi da rispettare nel nostro paese sono parecchi sia dal punto di vista amministrativo sia dal punto di vista igienico sanitario. Questo ci consente di offrire un prodotto con un effettivo valore aggiunto sia in termini di qualità sia di salubrità ma che purtroppo il mercato fa fatica a riconoscere; quindi positivo il taglio della burocrazia specialmente  per quelle pratiche da produrre che si concretizzano, in alcuni casi, “doppioni” di informazioni già fornite in altre sedi.”

Il testo unico – continua la Coldiretti – costituisce un ulteriore passo in avanti dopo i primi cambiamenti positivi ottenuti con il DL “Campolibero” convertito in legge nell’agosto scorso che ha già portato delle importanti semplificazioni.  Infatti – precisa la Coldiretti - per evitare duplicazioni è stato già istituito il Registro Unico dei controlli con inserimento anche delle attività svolte dagli organismi di certificazione, viene rivisto l’istituto della diffida con ampliamento dei casi di applicazione, si passerà ad una completa dematerializzazione dei registri di cantina come dal decreto appena firmato dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina con semplificazioni a favore dei produttori fino a 1000 ettolitri e a chi trasforma esclusivamente le uve aziendali; è stato inoltre stabilito un esonero dalla tenuta dei registri per produttori fino a 50 ettolitri con annessa attività di vendita diretta e somministrazione.

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