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Economia

Con “piacentino e piacentina” i salumi Dop si difendono dalle contraffazioni all’estero

Depositato dal Consorzio dei Salumi Dop un marchio di certificazione denominato “piacentino-piacentina” in Canada e negli Stati Uniti. In futuro anche in Giappone

Le Dop, oltre che prodotti di eccellenza, sono espressione della storia e della cultura di un territorio e come tale vanno tutelati. Se in Italia ed in Europa il marchio è difeso, non altrettanto si può dire per il resto del mondo, tanto che in Brasile, per esempio, è stata messa in vendita una coppa chiamata piacentina. Poiché il Consorzio salumi Dop piacentini sta cercando di implementare il proprio export anche extra Ue, ecco la necessità di un progetto, attuato dallo studio “Jacobacci partner” di Roma (con il supporto del Mipaf), per un marchio di certificazione denominato “piacentino-piacentina” che è stato depositato in Canada e negli Stati Uniti d’America (e successivamente il Giappone).

Una volta registrato (entro pochi mesi), impedirà ogni tentativo di contraffazione dei nostri prestigiosi salumi Dop, un marchio che raffigura l’Italia nella sua interezza con il distintivo tricolore e che racchiude il mondo di Piacenza ed i suoi prodotti. La presentazione si è svolta pressa la Camera di Commercio di Piacenza, presente il Presidente Alfredo Parietti con il segretario generale Alessandro Saguatti, il presidente del Consorzio salumi Dop piacentini Antonio Grossetti, del Consorzio salumi tipici Roberto Belli, di Gianluigi Borghero dello studio Jacobacci Partners e di Marco Gasparotto di CSQA certificazioni e di Rosa Nicoli del Salumificio Peveri. consalumi1-2

«Si è trattato di un percorso complesso - ha spiegato Borghero - in quanto lo scenario internazionale su cui si opera è disomogeneo. Era dunque necessario reperire strumenti di tutela efficaci, ma adeguatamente calibrati sugli specifici ordinamenti». «Un ruolo - ha ribadito Grossetti - da sempre svolto dal Consorzio che è in prima persona incaricato della promozione, valorizzazione e tutela giuridica delle singole indicazioni geografiche in relazione alle quali ha ricevuto l’incarico formale di vigilanza da parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali».

«Uno dei compiti che il Consorzio svolge- ha chiarito Belli- è la partecipazione alle consultazioni relative ai nuovi accordi di Libero Scambio che l’Unione Europea via via sta siglando con importanti partner commerciali mondiali, in modo da garantire la tutela dei propri segni distintivi di qualità, origine e cultura. Tali segni distintivi sono un’efficace protezione contro possibili contraffazioni e una presentazione idonea dei nostri prodotti. Un compito che il Consorzio svolge sia partecipando alle consultazioni relative ai nuovi Accordi di Libero Scambio che l’Unione Europea via via sigla con importanti partner commerciali mondiali, così da garantire e rafforzare la tutela dei propri segni distintivi di qualità, origine e cultura, sia mediante la pianificazione e strutturazione di un efficacie strumentario giuridico volto a prevenire o reprimere il deleterio fenomeno della contraffazione alimentare, sia nel mercato interno che in quello internazionale. Il progetto di tutela messo a punto si sostanzia nel dar corso alla politica del doppio binario che deriva dalla sostanza stessa dell’incarico ricevuto dal Ministero, ovvero protezione giuridica a livello internazionale delle indicazioni geografiche (nel caso di specie DOP) e contestuale promozione e valorizzazione delle stesse presso i consumatori dei mercati di interesse con mirate azioni promozionali».

«In questa direzione- ha ancora puntualizzato Borghero- si è richiesta la protezione come marchio di certificazione in Canada e negli Stati Uniti d’America e sono in corso i procedimenti amministrativi che nel breve volgere di pochi mesi si concluderanno con la registrazione dei marchi. L’attivazione di efficaci servizi di monitoraggio mondiale dei marchi e la fase sperimentale di sorveglianza WEB attiva sulle denominazioni concorrono a rafforzare gli strumenti di tutela del Consorzio. Servizi che si completano con un costante capillare controllo anche dei mercati e delle fiere di settore in tutto il mondo, anche mediante l’intervento diretto dei Consorziati i quali sono anch’essi parte attiva di questo progetto di tutela del Consorzio».

«Concorrere a tutelare le nostre Dop - ha detto Parietti - è in linea con i compiti che ha sempre sostenuto la Camera di Commercio per raggiungere traguardi sempre più alti per eccellenze che sono ancora sottovalutate». «Si tratta di mercati complessi- ha spiegato l’ing. Francesco Muselli del Salumificio San Carlo che già esporta in Canada, ma ci stiamo muovendo con mirate operazioni di marketing per prodotti “nuovi”, per cui i tempi di penetrazione non sono brevi. Ma sono prodotti che piacciono e che crescono nei consumi, di elevata qualità e con prezzi medio-alti. Il nostro obiettivo è di raggiungere il 20% della produzione dell’export, un mercato redditizio. Per questo è indispensabile un’azione di tutela».

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