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Economia

Confagri sul pomodoro: «Se il mercato consente un pagamento superiore, lo si riconosca»

Confagricoltura: «Bene che Italtom voglia pagare di più il pomodoro, ma a chi e perché?»

«Abbiamo appreso – spiega Confagricoltura in una nota - con soddisfazione la notizia delle piena operatività di Ferrara Food rilanciata da Italtom che ha acquisito l’affitto della cessata fabbrica del pomodoro. Nel comunicato da parte della società formata da Steriltom ed Emiliana Conserve Dario Squeri (Steriltom) ha sottolineato l’importanza del rapporto con gli agricoltori. “Questo è un territorio vocato alla produzione di pomodoro – ha dichiarato -  con una grande prospettiva di crescita, che svilupperemo con loro, con le OP e i sindacati. Un segnale importante agli agricoltori ferraresi è dato dal prezzo contrattato che è superiore a quello stabilito dalla OI del Nord e cioè 82 euro la tonnellata invece di 79,75. E le OP hanno già avuto la garanzia che questo prezzo sarà pagato”.

Assodato che Confagricoltura Piacenza plauderà sempre ed ogni volta che verrà riconosciuto qualcosa in più alla parte produttiva, ci chiediamo quali nuove condizioni di mercato e quale trattativa abbia potuto generare questo apprezzabile miglioramento. Persino l’Ansa in una news regionale del 7 aprile riprende il comunicato, ma integrandolo con la nota dell'Organizzazione Interprofessionale che specifica di non avere "alcun ruolo in termini di determinazione del prezzo del pomodoro da industria nel Nord Italia, essendo la contrattazione un'attività che viene condotta autonomamente da Op-Organizzazioni produttori ed imprese di trasformazione. L'OI svolge funzioni di supporto all'autoregolazione e ai progetti territoriali dei componenti della filiera, ma non può per legge occuparsi della determinazione del prezzo".

A questo punto è lecito chiedersi quali fattori a noi sconosciuti siano intervenuti rispetto alla stipula dell’accordo quadro di settore e per quali quantitativi sarà riconosciuto questo prezzo. Guardando più nel dettaglio al nostro territorio, se è vero che il pomodoro prodotto nel piacentino è qualitativamente eccellente, quello ferrarese lo supera o verrà riconosciuto anche ai nostri produttori questo incremento di prezzo? In questo confuso scenario, come Confagricoltura Piacenza vorremmo avere delle risposte in merito alle domande sopracitate, soprattutto per poter riferire ai nostri associati che cosa sta succedendo in questo bacino produttivo d’importanza centrale per il comparto. Non ultimo, se c’è spazio per un prezzo di mercato così, ci aspettiamo che venga riconosciuto a tutti i produttori».

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