Lasciano perplessi le dichiarazioni di Legambiente sull’abbattimento di alberi ad Alseno. “La gestione del territorio passa anche attraverso il taglio del bosco, così come attraverso la potatura delle siepi – spiega Enrico Chiesa Presidente di Confagricoltura Piacenza-. Condanniamo una visione museale dell’ambiente che preclude aprioristicamente e irrazionalmente l’azione dell’uomo sulla natura”. L’attività antropica di gestione degli abbattimenti – sottolinea Confagricoltura Piacenza – non ha diminuito la superficie boschiva italiana che, al contrario, a causa dello spopolamento rurale, è sensibilmente aumentata dal dopoguerra ad oggi. “Molti abbattimenti operati con cura degli agricoltori – sottolinea Chiesa – riguardano il bosco ceduo che, come è noto, ricaccia con maggior vigore proprio a seguito del taglio, senza il quale è, al contrario, destinato a morire”. La diminuzione del patrimonio boschivo – rileva l’Associazione degli imprenditori agricoli – rischia, semmai, ai giorni nostri e nei prossimi anni, di essere causata dalla crisi economica incipiente, alla quale non sono purtroppo estranee le politiche recessive coadiuvate da certo ambientalismo che individua nelle attività umane e nell’impresa il nemico da combattere.

“Mettere sul banco degli imputati gli agricoltori, poi, con tutta la fondamentale attività di manutenzione e presidio del territorio che si accollano – prosegue Chiesa - basti pensare alla manutenzione delle scoline in montagna, al presidio degli argini lungo i fiumi e alla gestione delle aree golenali, nonché a tutte le operazioni di regimazione idraulica – conclude Chiesa – è stravolgere il significato e la bontà del loro operato, segno, quantomeno, di scarsa conoscenza pratica dell’ambiente stesso che ci circonda e delle sue peculiarità e priorità”.